Acerbi, Inter pronta a scaricarlo: ai vertici del club non sono piaciute due cose

In virtù anche dell’età del giocatore e di alcuni infortuni in stagione, si sta valutando di intervenire comunque in estate nel reparto dei centrali difensivi: due i profili in pole position
Acerbi, Inter pronta a scaricarlo: ai vertici del club non sono piaciute due cose© Inter via Getty Images

Francesco Acerbi lunedì sera giocherà contro l’Empoli e così farà, al netto di infortuni o squalifiche, fino al termine del campionato o comunque fino alla matematica certezza dello scudetto, quando poi Simone Inzaghi potrebbe dare spazio a giocatori finora meno impiegati. Questo il presente di Acerbi, assolto dal giudice sportivo nella contesa con Juan Jesus, ma non per questo uscito dal caos che si è creato intorno a lui nelle ultime due settimane. Un “temporale” che non è ancora passato e che potrebbe durare nel tempo, ponendo un punto di domanda sul futuro all'Inter del centrale.

Acerbi, l'Inter non ha gradito

Al di là dell’appoggio umano e legale durante l’indagine della Procura Federale, l’Inter non ha infatti gradito quanto accaduto. Così come non è piaciuta alla società la scelta di Acerbi sia di parlare al ritorno da Roma dopo l’esclusione dalla Nazionale all’indomani di Inter-Napoli, sia quella di rilasciare ieri un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Il club nerazzurro, fin da subito, aveva consigliato al difensore di tenere un basso profilo. Così non è stato, ma la gestione di questi giorni non scivolerà via senza conseguenze. È vero che la squalifica per 10 giornate avrebbe scritto la parola fine all’esperienza di Acerbi all’Inter (lo ha ammesso anche il diretto interessato), ma l’assoluzione per mancanza di prove non ha cancellato ovviamente tutti i dubbi. E l’Inter, in virtù anche dell’età del giocatore (36 anni compiuti il 10 febbraio) e di alcuni infortuni in stagione, sta valutando di intervenire comunque in estate nel reparto dei centrali difensivi.

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Mercato Inter, i nomi per sostituire Acerbi

Chiaramente in questo momento, con la situazione nebulosa intorno al futuro di Steven Zhang e Suning, l’Inter non può permettersi di progettare colpi milionari. Per questo, il sogno Alessandro Buongiorno del Torino è destinato a rimanere tale. Troppi i milioni richiesti da Cairo per il suo difensore, impossibile pensare di avvicinarlo con una formula alla Frattesi (prestito con obbligo di riscatto). Dunque, nonostante il feeling del club nerazzurro con Riso, agente del difensore granata, è difficile pensare a una trattativa per Buongiorno, a meno che fra tre mesi l’Inter non ceda un big per 80 o più milioni e abbia a quel punto la disponibilità per sedersi al tavolo col Torino. Ma l’Inter probabilmente busserà comunque alla porta di Cairo, perché da oltre un anno il ds Ausilio ha scritto sul proprio taccuino il nome di Per Schuurs. Il 24enne olandese era stato individuato come possibile erede di Skriniar già a gennaio 2023. C’erano stati dei ragionamenti, anche a inizio estate, poi quando si è aperta l’opportunità per Pavard, l’Inter ha cambiato obiettivo.

Ma non ha dimenticato Schuurs, nemmeno adesso che l’olandese è fuori dal 21 ottobre dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro (infortunio arrivato proprio contro l’Inter). I nerazzurri sperano che Cairo possa essere più malleabile su Schuurs, anche se il presidente granata, nonostante il lungo stop, difficilmente scenderà sotto i 25-30 milioni. L’Inter un sondaggio lo farà. Così come valuterà anche Jaka Bijol, 25enne gigante sloveno dell’Udinese. La scorsa stagione il centrale è stato una delle rivelazioni del campionato e anche quest’anno, prima di farsi male a metà novembre (è tornato a marzo), era stato fra i migliori dei friulani. È un esperto della difesa a tre e il suo profilo viene ritenuto più che buono (piace anche alla Roma). Chiaramente ci sono poi altri giocatori sotto osservazione, elementi low-cost o più cari, magari in esubero in qualche top club europeo, ma, come detto, per fare un passo l'Inter dovrà attendere ancora qualche mese. Anche per capire come proseguirà la storia nerazzurra di Acerbi.

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Francesco Acerbi lunedì sera giocherà contro l’Empoli e così farà, al netto di infortuni o squalifiche, fino al termine del campionato o comunque fino alla matematica certezza dello scudetto, quando poi Simone Inzaghi potrebbe dare spazio a giocatori finora meno impiegati. Questo il presente di Acerbi, assolto dal giudice sportivo nella contesa con Juan Jesus, ma non per questo uscito dal caos che si è creato intorno a lui nelle ultime due settimane. Un “temporale” che non è ancora passato e che potrebbe durare nel tempo, ponendo un punto di domanda sul futuro all'Inter del centrale.

Acerbi, l'Inter non ha gradito

Al di là dell’appoggio umano e legale durante l’indagine della Procura Federale, l’Inter non ha infatti gradito quanto accaduto. Così come non è piaciuta alla società la scelta di Acerbi sia di parlare al ritorno da Roma dopo l’esclusione dalla Nazionale all’indomani di Inter-Napoli, sia quella di rilasciare ieri un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Il club nerazzurro, fin da subito, aveva consigliato al difensore di tenere un basso profilo. Così non è stato, ma la gestione di questi giorni non scivolerà via senza conseguenze. È vero che la squalifica per 10 giornate avrebbe scritto la parola fine all’esperienza di Acerbi all’Inter (lo ha ammesso anche il diretto interessato), ma l’assoluzione per mancanza di prove non ha cancellato ovviamente tutti i dubbi. E l’Inter, in virtù anche dell’età del giocatore (36 anni compiuti il 10 febbraio) e di alcuni infortuni in stagione, sta valutando di intervenire comunque in estate nel reparto dei centrali difensivi.

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