Lautaro, lacrime e dubbi davanti a Diletta Leotta: “Rinnovo? Vediamo…”

Il centravanti dell'Inter ha espresso tutte le sue emozioni al termine del derby vinto contro il Milan per il tricolore

MILANO - Un gol all’andata, uno al ritorno. Se lo scorso 16 settembre la rete di Marcus Thuram siglata al Milan rappresentava la perfetta presentazione dell’attaccante francese ai suoi nuovi tifosi, il gol di ieri del figlio d’arte per il momentaneo 2-0 dell’Inter è stata una perfetta chiusura (momentanea) del cerchio per il 9 nerazzurro. Tikus – sotto gli occhi di papà Lilian - ha portato a spasso la difesa del Milan, facendo ammattire i centrali del Diavolo, in difficoltà perenne sugli scatti e sui movimenti dell’ex Borussia Monchengladbach. Se in Via Aldo Rossi avevano reputato troppi gli 8 milioni di commissione voluti dagli agenti del calciatore, in Viale della Liberazione invece avevano ritenuto evidentemente ragionevoli tali richieste, con la convinzione che il ragazzo sarebbe potuto diventare il partner perfetto di capitan Lautaro. Così è stato, tanto che oggi, oltre ovviamente alla soddisfazione di aver messo sotto contratto un top player di livello assoluto, aleggia anche il pensiero che da Parigi possano pensare di pagare quest’estate la clausola di rescissione da 95 milioni di euro del giocatore.

Acerbi, lavoro a testa bassa dopo Juan Jesus

Certo, Thuram a Milano sta benissimo, in 31 partite di A ha segnato 12 gol, diventando presto un idolo dei suoi tifosi, per cui ci sarà tempo per stabilire con certezza il suo prossimo futuro. Inutile dire che Inzaghi e tutto il mondo nerazzurro sono comunque già pronti a puntare su di lui anche per la prossima stagione. Discorso che fondamentalmente vale anche per Acerbi, autore del gol dell’1-0 che ieri ha aperto la gloriosa serata nerazzurra. Proprio lui, che da giovane tifava Milan, ieri, da colonna della difesa dell’Inter – e da interista – ha trovato la zuccata vincente per il suo terzo centro in campionato. Tra l’altro la marcatura dell’ex Sassuolo è arrivata proprio in quella porta dove prima dell’ultima sosta per le nazionali Acerbi era passato agli onori della cronaca per i presunti insulti razzisti a Juan Jesus. Dopo aver lasciato il ritiro della nazionale, la successiva linea difensiva specificata ai giornalisti presenti alla stazione centrale e poi davanti al giudice sportivo, ecco che Ace ha lavorato a testa bassa, con i risultati che si sono evidenziati sul verde.

Lautaro, lacrime e futuro

Trascorsa la bufera e dimostrato di poter essere ancora centrale – in tutti i sensi – nel progetto nerazzurro, chissà che in estate il suo procuratore Pastorello non trovi l’accordo per prolungare il contratto in scadenza nel 2025. Dalla difesa, all’attacco, con un Lautaro in lacrime per la felicità del Tricolore: «Adesso mi verrà tanto da piangere, è un sogno, abbiamo lavorato tanto, sofferto tanto, ci meritavamo questa allegria. Dedico la vittoria alla mia famiglia in Argentina, ai miei figli. Lo scudetto contro il Milan? Avevo detto ai ragazzi che fosse un’occasione mai capitata, dovevamo approfittarne. Ha tantissimo valore il Tricolore con la fascia. I tifosi spingono sempre, tutto questo è per loro, per tutto lo staff nerazzurro. Il percorso con Inzaghi è stato bellissimo, dobbiamo continuare su questa strada, ho già vinto tanti titoli importanti, avanti così. Il rinnovo? Speriamo, dobbiamo trovare un accordo con la società, oggi voglio godermi questo scudetto, siamo entrati nella storia di questo grande club, non si finisce più di festeggiare».

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