MILANO - L’alba del nuovo giorno in casa Inter. Come previsto, ieri Suning e Steven Zhang non hanno saldato il debito da 385 milioni e il fondo Oaktree Capital Management, inviando la lettera di diffida ad adempiere, ha dato il via a tutti i passaggi tecnici necessari per escutere il pegno, ovvero il 99,6% delle azioni del club nerazzurro, operazione che potrebbe aver bisogno di due-tre giorni lavorativi per essere completata.
Da oggi, comunque, Oaktree sarà il nuovo proprietario dell’Inter dopo quasi 8 anni di gestione Suning (6 giugno 2016-21 maggio 2024), tant’è che è attesa in giornata una comunicazione ufficiale da parte del fondo californiano nel quale potrebbero già essere indicate alcune linee guida per capire come si muoverà da “responsabile” della società nerazzurra e non più come finanziatore dell’ex proprietario. Qualcosa però già si sa, anche perché Oaktree non è una novità nel pianeta Inter, visto che dall’estate 2021 gli americani vivono la quotidianità del club. Tant’è vero che i dirigenti nerazzurri, in primis Beppe Marotta, conoscono perfettamente i vertici di Oaktree e con loro concordano da tre anni le strategie dell’Inter anche sugli investimenti relativi al mercato (rinnovi compresi).
L’Inter a Oaktree, ciao Zhang: crolla la muraglia. Cosa cambierà adesso