Vlahovic e la scelta Juve
Uno dei grandi temi in casa Juventus è legato al modo di mettere Vlahovic nelle condizioni di segnare più gol possibili. Dopo un periodo a secco, si è sbloccato. «Sicuramente, per un attaccante, è difficile affrontare lunghi momenti senza segnare. Gli attaccanti vivono per far gol. Questa è la prima cosa: l'esperienza ti dice poi di viverla più serenamente. Ma il fatto che si sia andato a segno contro Bologna e Maccabi è importante. Potenzialmente è nelle condizioni di segnare tantissimo: Di Maria lo conosciamo, Kostic si deve ancora ambientare ma in Germania ha fatto assist in quantità. Poi c’è Cuadrado, c’è Chiesa... Avendo questi giocatori sulle ali è tutto più facile. Inoltre ha accanto un giocatore come Milik che sta facendo benissimo e gli sta dando supporto. Se la Juve prende morale, allora Vlahovic potrà essere un gradissimo protagonista. Lo vedo: è un giocatore che ha voglia di migliorarsi ed è molto tecnico. Il punto è che la maglia della Juventus pesa, soprattutto nei momenti complicati. Deve essere in grado di supportare questo aspetto, ma deve anche essere supportarto».
Un suo ex compagno: Ibrahimovic. Potrà ancora essere preziso per il Milan? «Sì, certo. Ibra sarà importante nello spogliatoio: finché avrà la mentalità da vincente, può sempre e solo far bene a una squadra. Poi è chiaro, e lui lo sa, che non è più giovane e deve gestirsi, concordare con l'allenatore le partite più funzionali a lui e alla squadra. Lui chiede sempre molto ai compagni e all’interno di un gruppo giovane come quello rossonero, può risultare fondamentale per la crescita di chi deve migliorare anno dopo anno».