La rivincita di Allegri, il thriller di gennaio

La rivincita di Allegri, il thriller di gennaio© LAPRESSE

Alzi la mano chi pensava che Massimiliano Allegri sarebbe riuscito a rimettere sui binari la stagione della Juventus nel momento in cui stava deragliando, tra la sconfitta contro il Monza e quella contro il Maccabi Haifa (passando per quella con il Milan a San Siro). Le braccia di chi scrive sono saldamente sulla tastiera: nessun disonore nell’ammettere la sfiducia di allora e nel riconoscere, oggi, il capolavoro del tecnico bianconero e di chi ha gestito il panico confermandogli la fiducia. Perché, sì, la Juventus conserva una certa esilità tattica, ma è tornata solida (sei partite consecutive vinte senza prendere gol è una striscia troppo spessa per essere frutto del caso), ha ritrovato l’anima, ha superato difficoltà enormi per gli infortuni e ha recuperato, se non proprio l’intensità, almeno quella tigna per lottare su ogni pallone, come è accaduto ieri quando Rabiot ha costretto all’errore Milinkovic-Savic innescando il primo gol di Moise Kean.

Rabiot una delle chiavi della risalita

La fiducia nel francese, cui sono stati affidati responsabilità nevralgiche da Allegri, è una delle chiavi della risalita bianconera. Le altre sono la leadership di Danilo e il credito finalmente concesso ai giovani: Miretti e Fagioli hanno riportato ordine e foga a centrocampo, Kean ha deciso a Verona e ieri sera (in attesa di Iling Jr che ha messo un certo appetito al popolo bianconero con i suoi primi sprazzi). Sono tutti nati dopo il 2000 e vengono dal vivaio, che dà loro maggiore consapevolezza di cosa sia la Juventus.

Ora inizia il secondo campionato

Ieri è terminato il primo campionato: la squadra di Allegri è finita terza a dieci punti dal Napoli marziano. Il 4 di gennaio inizia il secondo campionato che vedrà una Juventus diversa, con una preparazione atletica ritoccata, con Pogba, Chiesa e Di Maria (mica tre qualsiasi) in più e, tutto sommato, anche con l’aggiunta di Vlahovic, perché l’apporto del serbo in questa prima parte della stagione è stato meno decisivo di quanto ci si aspettasse, nonostante il gol da cui è iniziata la striscia di vittorie è proprio il suo nel derby. Insomma, un fantasma si aggira per il campionato e tutte le potenze della Serie A lo temono: senza infortuni, con i più forti a disposizione e, chissà, con qualche ritocchino sul mercato (qualcuno ha detto terzini?), la Juventus del 2023 non può non fare paura, anche a chi, finora, ha meritatamente terrorizzato tutti come il Napoli di Spalletti, piccolo miracolo di tecnica, agonismo e gioco. Lo stop per la Coppa del Mondo, per noi che ne siamo mesti spettatori, spezza in modo perfido l’emozione del campionato. Ma in compenso, per gli amanti dei thriller, nessuno ha la minima idea di cosa ci aspetta a gennaio, dopo un Mondiale e una pausa così lunga: si ragiona, si analizza, ma non ci sono punti di riferimento. Ci sarà da divertirsi, quindi. Per ora si diverte, almeno un poco, Allegri e a rosicare sono altri.

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