Iling
Come Miretti, è invece sicuro di restare in bianconero Samuel Iling Junior. Ultimo dei tre ad approdare in prima squadra (a inizio stagione, contrariamente a Miretti e Soulé, lui era nella rosa della Next Gen, con cui ha segnato 4 gol in 7 partite tra Serie C e Coppa Italia), ultimo per presenze, tre, ma devastante per l’impatto che ha avuto immediatamente. Cinque minuti contro l’Empoli il 21 ottobre giusto per festeggiare l’esordio, poi gli strepitosi venti minuti di Lisbona quattro giorni dopo, quando servendo l’assist a Milik e propiziando il gol di McKennie (cross suo deviato da Soulé) aveva riaperto la partita con il Benfica. Una svolta impressa anche a Lecce il 29 ottobre, entrando al 27’ della ripresa ancora al posto di Kostic come al Da Luz e servendo l’assist per il gol della vittoria di Fagioli. Un momento magico che il fallaccio di Di Francesco proprio contro i giallorossi aveva interrotto soltanto in campo: perché a stretto giro sono arrivate la firma sul prolungamento di contratto con la Juve fino al 2025 e la promozione ufficiale nella rosa della prima squadra. Smaltita la distorsione alla caviglia destra, il 17 dicembre Iling ha subito ripreso a fare scintille, provocando l’autogol di Holding che ha chiuso sul 2-0 per la squadra di Allegri l’amichevole in casa dell’Arsenal.
Confermando esplosività e capacità di saltare l’uomo che, unite a grande resistenza, possono fare di lui un vice Kostic più offensivo nel 3-5-2, ma anche un’importante alternativa a Chiesa e Di Maria nel 4-3-3 che Allegri potrebbe rispolverare con la rosa al completo. Soprattutto, l’inglese sta dimostrando di poter essere uno di quei giocatori in grado di spaccare le partite entrando dalla panchina che tanto piacciono al tecnico bianconero. Come gli piacciono i suoi tre teenager e anche gli altri giovani poco più grandi di loro che hanno saputo approfittare dell’emergenza, come ha sottolineato venerdì: «Io vedo in tutto un’opportunità: ci fossero stati Pogba e tutti gli altri grandi giocatori che dovevano giocare, Miretti, Fagioli e gli altri giovani forse non avrebbero giocato. Invece abbiamo colto l’opportunità e sono stati molto bravi».