TORINO - In una scienza così poco esatta come il calcio, a volte un particolare è in grado di cambiare una stagione intera. Quando vira il colore sopra le cinquanta teste che fanno parte di un gruppo-squadra a volte avviene qualcosa che non è magico ma nemmeno così tanto razionale. La vittoria pesante e pragmatica sulla Lazio nel quarto di finale di Coppa Italia proietta una luce nuova sulla Continassa, dove a volte i tramonti si colorano di rosso-arancione ad accarezzate le vette che dominano lo sfondo. E così la semifinale di Coppa contro una squadra non qualunque, l’Inter, trasformerà aprile in un mese infuocato (il 4 e il 25 aprile): chi passa giocherà la finale di Roma il 24 maggio contro la vincente dell’altra sfida in due atti tra Fiorentina e Cremonese. Dunque la strada per l’Europa potrebbe passare anche dall’alzare al cielo questo trofeo che Allegri ha già vinto 4 volte sulla panchina bianconera. Una competizione, la Coppa Italia, in cui capitan Danilo e compagni hanno ritrovato il piacere di giocare senza tossine mentali provenienti dalla giustizia sportiva.