Chiesa e Vlahovic più vicini
Con una presenza più frequente di Chiesa vicino a Vlahovic (la traversa-palo colpita dall’azzurro è arrivata su passaggio del serbo) e con più inserimenti da parte dei centrocampisti: soprattutto Rabiot, che sta diventando sempre più efficace in quel tipo di giocata, ma contro il Nantes si è proposto poche volte (una di queste ha portato all’occasione di Chiesa, con il servizio del francese per Vlahovic). Quali armi utilizzare con più frequenza dipenderà anche dalle scelte di formazione. All’andata la Juve ha giocato con un sistema cangiante: un 4-3-3 che diventava 5-3-2 quando il Nantes consolidava il possesso nella metà campo bianconera, lasciando invece i soli Bremer e Danilo a impostare con l’aiuto di un centrocampista quando erano i bianconeri ad attaccare, con Vlahovic punto di riferimento offensivo e gli altri sei giocatori ad alternarsi nei compiti di costruzione e inserimento. Soluzione che però ha portato Chiesa a essere a volte troppo lontano da Vlahovic, soprattutto quando la Juve ha abbassato ritmo e baricentro: tenere più alti entrambi, e l’azzurro più stabilmente in posizione offensiva, potrebbe pagare. Posizione più offensiva che Chiesa ha tenuto dopo gli ingressi di Locatelli e Kostic e il passaggio a 3-4-2-1, che potrebbe essere una soluzione per cercare di chiudere subito la partita. Partita che però potrebbe decidersi ai supplementari e in quest’ottica, vista la stanchezza di questi giorni, Allegri potrebbe anche valutare di tenere Chiesa come soluzione a partita in corso, puntando sul 3-5-2: in quel caso più che mai saranno fondamentali inserimenti continui dei centrocampisti.