Cosa c’è di irregolare secondo i magistrati?
Secondo i pm e la Consob, la Juventus si era, di fatto, impegnata a versare i 70 milioni delle tre mensilità e, quindi, doveva registrarli come debito (o tutt’al più come accantonamento rischi). Non agendo in questo modo, il bilancio 2019-2020 risulta migliore (per contro sarebbero stati peggiori quelli successivi in cui vengono effettivamente pagati gli stipendi). Si tratta, quindi, di falsa comunicazione di bilancio.
Sotto il profilo sportivo c’è un rischio per questa violazione?
In teoria rientra nell’articolo 31 e non prevede penalizzazioni, ma solo multe. Tuttavia la facilità con cui nella sentenza plusvalenze, la giustizia sportiva ha utilizzato il famoso articolo 4 (lealtà sportiva) non lascia tranquilli gli avvocati bianconeri.
E la seconda manovra?
Un anno dopo la prima, il calcio affronta ancora gli effetti del Covid (stadi aperti in percentuale minima) e la Juventus ripete la manovra stipendi per arginare i costi. La richiesta ai giocatori è analoga e la manovra ricalca la filosofia di quella precedente: rinunciare a una parte degli emolumenti che verranno poi restituiti in modo “spalmato” nelle stagioni successive o, in caso di cessione ad altra squadra, sotto forma di incentivo all’esodo. Aderiscono 17 giocatori e vale circa 63 milioni. In questo caso, però, solo per 7 giocatori vengono depositati i contratti di reintegro in Lega e, comunque, privi dell’ipotesi di reintegro sotto forma di incentivo all’esodo, che invece era contenuto negli accordi privati sottoscritti da tutti e 17 i giocatori. Accordi (le cosiddette side letter) che la magistratura ha trovato durante le perquisizioni negli uffici degli avvocati.