NANTES - Al suo fianco non avrà il gemello ai tempi della Fiorentina, Federico Chiesa, ma ai suoi lati ci saranno comunque due angeli custodi: uno lo è di nome, Angel, e di fatto, perché Di Maria è colui che accende il gioco e il cuore dei tifosi; l’altro è una macchina da assist che è pure suo connazionale, ovvero Filip Kostic. Ma è a Dusan Vlahovic che la Juventus chiede i gol per staccare il biglietto, direzione ottavi di finale di Europa League, e di conseguenza per restare attaccata con unghie e denti alla possibilità di accedere alla prossima Champions League. E poi cosa succederà con la Uefa, nelle vicende extra campo, si vedrà. Ma se davvero i bianconeri vogliono conquistare il trofeo e arrivare fino in fondo devono aggrapparsi al centravanti serbo, punto di riferimento dell’attacco e anche uomo più temuto dai giocatori di Kombouaré. Potrebbe sentire la mancanza di Chiesa, che all’andata gli confezionò l’assist al bacio capitalizzando l’azione magistralmente impostata da Di Maria: quel tridente d’assalto sul quale avrebbe dovuto reggersi la Juventus di questa stagione - oltre alla presenza di Pogba a centrocampo, finora rimasta solo un’ipotesi - stasera non si vedrà in azione alla Beaujoire. E sarà un grattacapo in più per Massimiliano Allegri, il quale ha bisogno di un Vlahovic ancora più decisivo rispetto all’andata.