Vlahovic, la svolta per restare insieme alla Juve: si inizia dal Nantes

La squadra bianconera in Europa League si aggrappa al bomber che sa di dover dare l'accelerata a un’annata deludente

NANTES - Al suo fianco non avrà il gemello ai tempi della Fiorentina, Federico Chiesa, ma ai suoi lati ci saranno comunque due angeli custodi: uno lo è di nome, Angel, e di fatto, perché Di Maria è colui che accende il gioco e il cuore dei tifosi; l’altro è una macchina da assist che è pure suo connazionale, ovvero Filip Kostic. Ma è a Dusan Vlahovic che la Juventus chiede i gol per staccare il biglietto, direzione ottavi di finale di Europa League, e di conseguenza per restare attaccata con unghie e denti alla possibilità di accedere alla prossima Champions League. E poi cosa succederà con la Uefa, nelle vicende extra campo, si vedrà. Ma se davvero i bianconeri vogliono conquistare il trofeo e arrivare fino in fondo devono aggrapparsi al centravanti serbo, punto di riferimento dell’attacco e anche uomo più temuto dai giocatori di Kombouaré. Potrebbe sentire la mancanza di Chiesa, che all’andata gli confezionò l’assist al bacio capitalizzando l’azione magistralmente impostata da Di Maria: quel tridente d’assalto sul quale avrebbe dovuto reggersi la Juventus di questa stagione - oltre alla presenza di Pogba a centrocampo, finora rimasta solo un’ipotesi - stasera non si vedrà in azione alla Beaujoire. E sarà un grattacapo in più per Massimiliano Allegri, il quale ha bisogno di un Vlahovic ancora più decisivo rispetto all’andata.

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Oggi e domani

Per il serbo è anche una notte per svoltare una stagione: con la maglia della Juve, in Europa, ha segnato in trasferta solo al debutto con il Villarreal in Champions e poi è rimasto a secco nelle successive tre trasferte, pur avendo preso parte, in otto apparizioni internazionali in bianconero, a quattro reti (tre gol e un assist). Al di là dei numeri, che determinano fino a un certo punto, c’è da cambiare un’annata che per Vlahovic non è andata finora come avrebbe immaginato: i disturbi legati alla pubalgia ne hanno frenato l’esplosione definitiva che i tifosi bianconeri attendevano con ansia e pure l’avventura in Qatar al Mondiale è stata condizionata da una situazione fisica precaria. Ma nel 2023 tutto può cambiare: Allegri lo ha visto più leggero, più mobile, e lui stesso, come racconta chi lo conosce bene, ha una voglia matta di tornare a essere decisivo. Per sé e per la Juve, anche per restare insieme in futuro: uno scenario senza Coppe europee o con obiettivi ridimensionati porterebbe il serbo a fare delle valutazioni. Però anche lo stesso club bianconero potrebbe riflettere sul da farsi: del resto Vlahovic piace sempre in Premier e non solo. Ma non è questa la serata per andare troppo in là col pensiero: conta il Nantes, da piegare per continuare a rincorrere l’obiettivo Europa League.

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NANTES - Al suo fianco non avrà il gemello ai tempi della Fiorentina, Federico Chiesa, ma ai suoi lati ci saranno comunque due angeli custodi: uno lo è di nome, Angel, e di fatto, perché Di Maria è colui che accende il gioco e il cuore dei tifosi; l’altro è una macchina da assist che è pure suo connazionale, ovvero Filip Kostic. Ma è a Dusan Vlahovic che la Juventus chiede i gol per staccare il biglietto, direzione ottavi di finale di Europa League, e di conseguenza per restare attaccata con unghie e denti alla possibilità di accedere alla prossima Champions League. E poi cosa succederà con la Uefa, nelle vicende extra campo, si vedrà. Ma se davvero i bianconeri vogliono conquistare il trofeo e arrivare fino in fondo devono aggrapparsi al centravanti serbo, punto di riferimento dell’attacco e anche uomo più temuto dai giocatori di Kombouaré. Potrebbe sentire la mancanza di Chiesa, che all’andata gli confezionò l’assist al bacio capitalizzando l’azione magistralmente impostata da Di Maria: quel tridente d’assalto sul quale avrebbe dovuto reggersi la Juventus di questa stagione - oltre alla presenza di Pogba a centrocampo, finora rimasta solo un’ipotesi - stasera non si vedrà in azione alla Beaujoire. E sarà un grattacapo in più per Massimiliano Allegri, il quale ha bisogno di un Vlahovic ancora più decisivo rispetto all’andata.

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