Oggi e domani
Per il serbo è anche una notte per svoltare una stagione: con la maglia della Juve, in Europa, ha segnato in trasferta solo al debutto con il Villarreal in Champions e poi è rimasto a secco nelle successive tre trasferte, pur avendo preso parte, in otto apparizioni internazionali in bianconero, a quattro reti (tre gol e un assist). Al di là dei numeri, che determinano fino a un certo punto, c’è da cambiare un’annata che per Vlahovic non è andata finora come avrebbe immaginato: i disturbi legati alla pubalgia ne hanno frenato l’esplosione definitiva che i tifosi bianconeri attendevano con ansia e pure l’avventura in Qatar al Mondiale è stata condizionata da una situazione fisica precaria. Ma nel 2023 tutto può cambiare: Allegri lo ha visto più leggero, più mobile, e lui stesso, come racconta chi lo conosce bene, ha una voglia matta di tornare a essere decisivo. Per sé e per la Juve, anche per restare insieme in futuro: uno scenario senza Coppe europee o con obiettivi ridimensionati porterebbe il serbo a fare delle valutazioni. Però anche lo stesso club bianconero potrebbe riflettere sul da farsi: del resto Vlahovic piace sempre in Premier e non solo. Ma non è questa la serata per andare troppo in là col pensiero: conta il Nantes, da piegare per continuare a rincorrere l’obiettivo Europa League.