La classifica (ora) ha poco senso
Una Juventus, questa Juventus, con un centravanti più ficcante, può essere letale, perché Kostic è sempre più sicuro, Di Maria (per quanto a sprazzi) è sempre in grado di inventare qualcosa, Cuadrado sta ritrovando se stesso e Pogba, nei pochi minuti contro il Torino e in quelli di ieri, non può che ispirare ottimismo in Allegri, che ieri si è goduto una prestazione difensiva solida e sicura, senza affanni o patemi, nonostante il gol incassato. In mezzo a tanti rimpianti e parecchia frustrazione, la Juventus ha il vantaggio di non dover ragionare troppo sugli effetti che la sconfitta ha sulla classifica che era e rimane virtuale. Con i 15 punti in più sarebbe al secondo posto a pari merito con l’Inter, quindi in comoda zona Champions; senza i 15 punti rimane al settimo posto a pari merito con il Bologna, a ridosso della zona Europa League (alla quale potrebbe accendere anche dalla Coppa Italia). Senza sapere quale sarà il suo destino in sede di giustizia sportiva, in una situazione che nessuno ha mai vissuto (e sulla quale prima o poi bisognerebbe fare un ragionamento), la Juventus può permettersi il lusso di non guardare la classifica, perché tanto ora ha poco senso.