TORINO - Niente Friburgo ieri sera per Paul Pogba. E le condizioni fisiche del centrocampista stavolta non centrano. A costringere il francese in tribuna anziché in campo è stato Massimiliano Allegri: il tecnico bianconero, in accordo con la società, è stato intransigente nell’escludere il Polpo dalla lista dei convocati, diramata ieri mattina, per la sfida d’andata degli ottavi di Europa League. Il motivo? Il francese si è presentato in ritardo mercoledì sera al JHotel alla cena con la squadra nel ritiro pre gara, non certo l’atteggiamento giusto per un professionista che in questa stagione - anche per colpa sua - ha giocato appena 35 minuti, una comparsata nelle ultime due partite di campionato contro Torino e Roma. E certamente Pogba sarà anche multato dal club: secondo il regolamento interno della Juventus la violazione disciplinare viene punita con una multa, come è accaduto a Moise Kean domenica sera per l’espulsione record (dopo appena 40 secondi dal suo ingresso in campo e per un fallo di reazione ingiustificabile) a Roma.
Le parole di Calvo
Il responsabile dell’area tecnica Calvo ha spiegato: «La decisione è stata semplice, Pogba è arrivato in ritardo e ci sono delle regole. Lui è un esempio per i giovani: scatterà in automatico la multa». E Allegri dopo il match ha chiosato con una battuta: «Spero che Pogba si sia presenatto all’ora giusta per vedere la partita...». Calvo poi ha affrontato altri argomenti caldi: «Quanto è difficile per la Juventus disputare una stagione sub iudice? Chiaramente è molto complicato per i giocatori trovare le motivazioni visto che la situazione cambia di continuo, anche per questa ragione Allegri e tutto il gruppo devono porsi come obiettivo il concetto di dare il massimo partita dopo partita. La carta segreta? La richiesta di ottenere questo documento, la Juventus la porta avanti dall’inizio del procedimento. Non ne conosciamo in realtà il contenuto, ovviamente, e in ogni caso non è sicuramente questo il momento per specularci sopra da parte nostra».