Juventus, a giorni la decisione sulla carta Covisoc: cosa succederà

Nella giornata di ieri l’udienza sul ricorso al Tar del Lazio per l’ormai famosa nota 10940

TORINO - Verrà pubblicata nei primi giorni della prossima settimana la decisione del Consiglio di Stato circa l’obbligo per la Procura Federale di mettere a disposizione delle difese l’ormai celebre “nota 10940”, già ribattezzata anche “carta Covisoc” o “carta Chiné”. L’udienza collegiale dell’organo costituzionale è andata in scena nella giornata di ieri, con al centro dell’attenzione proprio lo scambio di comunicazioni tra gli inquirenti Figc e la Covisoc. E, soprattutto, la sentenza da parte del Tar del Lazio che ne ha imposto la visione ai legali che, nel corso del processo sportivo in corso e che attende il verdetto del Collegio di Garanzia dello Sport il prossimo 19 aprile, ne avevano fatto richiesta. Il documento, dunque, è già stato visionato, quindi il Consiglio potrà tutt’al più stabilire se le difese potranno o meno (eventualmente) utilizzarlo nell’ultimo grado di giudizio del procedimento che per ora ha partorito un -15 per la classifica della Juventus. Fermo restando che l’episodio della consegna a lungo negata e comunque ritardata della nota potrebbe rientrare nella discussione davanti al Collegio del mese prossimo.

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Cosa succederà a giorni

Ma la decisione rischia di risultare rilevante anche e soprattutto per tracciare il perimetro dell’autonomia della giustizia sportiva, messa a repentaglio da una sentenza del Tar che potrebbe elevarsi a precedente. Il Consiglio di Stato, di fatto, potrebbe infatti dare il via libera a una futura pioggia di ricorsi delle difese alla giustizia ordinaria – proprio come in questo caso – prima della conclusione dell’intero iter sportivo. Da qui l’ansia della Figc, che attende la decisione con una preoccupazione superiore a quella dei legali di Cherubini e Paratici, ovvero gli autori stessi del ricorso. Questa sera, intanto, si terrà a Torino la riunione del Consiglio d’Amministrazione della Juventus, convocato per esaminare la relazione finanziaria consolidata semestrale al 31 dicembre 2022. Il CdA avrebbe dovuto incontrarsi già all’inizio del mese, quindi la data era slittata due volte – prima all’8 marzo e poi, appunto, a un giorno compreso tra il 22 e il 24 marzo – per “consentire di concludere l’esame dei documenti che la Procura della Repubblica ha depositato il 27 febbraio scorso”, atti dell’Inchiesta Prisma di cui l’udienza preliminare è stata fissata per lunedì mattina alle ore 9 davanti al gup Marco Picco.

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TORINO - Verrà pubblicata nei primi giorni della prossima settimana la decisione del Consiglio di Stato circa l’obbligo per la Procura Federale di mettere a disposizione delle difese l’ormai celebre “nota 10940”, già ribattezzata anche “carta Covisoc” o “carta Chiné”. L’udienza collegiale dell’organo costituzionale è andata in scena nella giornata di ieri, con al centro dell’attenzione proprio lo scambio di comunicazioni tra gli inquirenti Figc e la Covisoc. E, soprattutto, la sentenza da parte del Tar del Lazio che ne ha imposto la visione ai legali che, nel corso del processo sportivo in corso e che attende il verdetto del Collegio di Garanzia dello Sport il prossimo 19 aprile, ne avevano fatto richiesta. Il documento, dunque, è già stato visionato, quindi il Consiglio potrà tutt’al più stabilire se le difese potranno o meno (eventualmente) utilizzarlo nell’ultimo grado di giudizio del procedimento che per ora ha partorito un -15 per la classifica della Juventus. Fermo restando che l’episodio della consegna a lungo negata e comunque ritardata della nota potrebbe rientrare nella discussione davanti al Collegio del mese prossimo.

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