Il giorno del Giudizio si avvicina. Martedì 19, a partire dalle ore 14.30, dinanzi alle Sezioni Unite del Collegio di Garanzia dello Sport, si terrà l’udienza di discussione dei ricorsi presentati dalla Juventus &C. I ricorsi sono contro la penalizzazione di 15 punti, inflitta alla società, e contro le inibizioni (da 8 a 30 mesi) inflitte all’ex presidente Agnelli e ai suoi dirigenti. Era stata la Corte federale d’appello a condannare i bianconeri. Quella stessa Corte federale d’appello che, pochi mesi prima, aveva invece prosciolto la Juventus, così come gli altri club coinvolti nell’indagine-plusvalenze. Idem aveva fatto il Tribunale federale: tutti prosciolti, e ai tempi c’era anche il Napoli (affare Osimhen) nel calderone. Il motivo per cui la Cfa (Corte federale d’appello) era tornata sui propri passi - e aveva deciso di “riconsiderare” la questione e condannare Juventus&C - sta nella richiesta di revocazione avanzata dal procuratore Chiné, il quale aveva qualificato come “fatti nuovi” gli atti di indagine che gli aveva trasmesso la Procura di Torino.
Plusvalenze Juventus, il ricorso
Orbene: proprio la legittimità (o meno) di quella revocazione e della successiva decisione della Cfa saranno giudicate domani (sentenza prevista già in giornata, o comunque entro 5 giorni). Manco a dirlo, Juventus&C. propendono per l’illegittimità. Domani gli avvocati difensori esporranno le loro tesi chiedendo che il Collegio annulli le pene inflitte dalla Cfa. Il Collegio potrebbe anche decidere di accogliere “con rinvio”, chiedendo cioè alla Caf di riformulare. Sono nove i motivi per i quali i legali bianconeri ritengono di avere ragione.