TORINO - La prima arringa, in un certo senso, l’ha fatta lunedì il patron juventino John Elkann, sottolineando che «la Juventus non ha fatto nessun illecito». Oggi, però, la palla passa ai legali bianconeri che scenderanno in campo in quella che probabilmente è la partita più importante della stagione, per il club: una partita non già da tre punti in palio, come al solito, ma addirittura da 15 (quelli, cioè, tolti in campionato ai bianconeri nella sentenza del 20 maggio della Corte federale d’appello). Posto, peraltro, che in ballo ci sono anche i dirigenti o ex dirigenti, ex membri del consiglio d’amministrazione juventini, i quali confidano che vengano annullate le inibizioni ai loro danni (si va dagli 8 ai 30 mesi).
Collegio di Garanzia dello Sport: chi giudica la Juventus
Il fischio d’inizio è previsto alle ore 14:30. Il teatro della sfida sarà il salone d’Onore del Coni, per l’occasione allestito a mo’ di aula di tribunale. L’arbitro della contesa: il Collegio di Garanzia dello Sport, a sezioni riunite. Vale a dire, il ricorso della Juventus&C. sarà giudicato (ammissibile o meno) dalla presidente Gabriella Palmieri Sandulli e dai presidenti delle quattro sezioni giudicanti: Vito Branca (competente in materia di questioni tecnico-sportive), Attilio Zimatore (competente in materia di questioni disciplinari), Massimo Zaccheo (competente in materia di questioni amministrative), Dante D’Alessio (competente in materia di questioni patrimoniali e di questioni disciplinari).
Per ciò che riguarda la Juventus intesa come club, la relatrice, cioè colei che redigerà le motivazioni, dovrebbe essere la presidente Palmieri Sandulli. Anche se in questo senso non v’è ancora certezza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA