Morale della storia, stringi stringi, dopo la pubblicazione del dispositivo del Collegio di garanzia (giovedì scorso), toccherà aspettare ancora per avere davvero idea di quanti punti saranno tolti alla Juventus nell’ambito del procedimento plusvalenze. Toccherà cioè aspettare le annesse motivazioni (questione di giorni) onde farsi un’idea di massima. E poi aspettare che la Corte federale d’appello istruisca il nuovo processo. E che si esprima. Insomma, nel migliore dei casi, come spiegato, servirà ancora almeno un mese (posto peraltro che in casa bianconera non si decida di fare ulteriore ricorso al Collegio). Ma alla Juventus non c’è tempo da perdere. Men che meno c’è la voglia di rischiare di non cogliere quello spiraglio che il dispositivo del Collegio di Garanzia ha aperto verso una riduzione della penalizzazione.
Plusvalenze e filoni stipendi: strategia di manovra
Il collegio difensivo è già al lavoro, sia su quest’ennesimo step del procedimento sulle plusvalenze, sia sull’altro filone di indagini di cui è da poco stata notificata la chiusura: quello uno e trino in merito alla cosiddetta manovra stipendi, ai rapporti con alcuni procuratori e alle partnership sospette con alcuni club. Di carne al fuoco, insomma, ce n’è parecchia. E peraltro il clima è bello rovente, intorno alla Juventus, che sta vivendo questa stagione così complicata e paradossale sotto assedio ormai da mesi. Pur in attesa delle motivazioni del dispositivo del Collegio, è già possibile impostare una strategia di manovra: desumere cioè cosa dovrà succedere e su cosa si potrà puntare onde riuscire davvero ad ottenerlo, questo sconto.