Juventus-Milan extra campo: società criticata e Di Maria fischiato

Senza orgoglio, bianconeri svuotati e contestati: il calcio giocato è stato soltanto un contorno alla serata

TORINO - L'eliminazione subita per mano del Siviglia in Europa League. Poi, subito dopo, altre due mazzate: la sentenza che toglie 10 punti in classifica, seguita un paio d'ore dopo dalla prestazione disastrosa contro l'Empoli. La Juventus che si presenta all'appuntamento contro il Milan è svuotata. Un corpo cavo che ormai non può più essere riempito da nulla, se non dall'orgoglio. Anche quello, però, sta svanendo. Con la stanchezza, con le infinite turbolenze che hanno caratterizzato l'intera stagione e anche con l'incertezza che investe il futuro. Lo Stadium ha lo stesso stato d'animo dei giocatori: ci sono 40.231 spettatori, prima del calcio d'inizio viene dato ampio spazio ad una coreografia che richiama la juventinità, ma durante la gara serpeggia la sensazione di assistere ad un'amichevole, anche piuttosto indigesta.

Juve-Milan di campo solo un contorno

Juventus-Milan così diventa una sorta di resa dei conti e ciò che succede in campo è soltanto un contorno alla serata, avvolta dallo scoramento più totale. I bianconeri nel primo tempo mostrano timidi segnali di risveglio, ma al primo tiro vengono puniti dalla zuccata di Giroud, bravo ad approfittare della dormita di Gatti. E la pazienza della gente comincia a sgretolarsi, quasi come se la parola fine all'annata sia l'unica cosa che tutti aspettino con ansia, molto più di un gol. A nessuno passa in mente che la gara coi rossoneri possa essere determinante in chiave Champions, perché in fondo anche il tifoso più ottimista è rassegnato a dover vivere un anno senza Europa.

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Società criticata, Di Maria fischiato

Nella ripresa lo Stadium si fa sentire, anche in maniera vibrante. Un po’ di critiche alla società, ma anche un moderato sostegno alla squadra. Non manca, però, una bella bordata di fischi per un Angel Di Maria irritante al momento del cambio con Milik: non poteva chiudersi in modo peggiore l’avventura del Fideo alla Juventus. Fa malissimo un epilogo del genere, perché è più pesante di una sconfitta. In estate il club aveva scelto l’argentino per prendere per mano i giovani, ma tra infortuni, incomprensioni e una bella manciata di presunzione Di Maria non ha lasciato il segno. Si prende un po’ di applausi Leonardo Bonucci quando entra in campo, per il resto il cammino che porta al fischio finale è una lenta agonia.

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La sintesi della stagione Juve

Durante la quale la Juventus crea davvero troppo poco per agguantare il match. E il Milan può limitarsi al compitino, al raggiungimento di una striminzita sufficienza e niente più. Per Danilo e compagni era l’ultima chance davanti alla propria gente per mostrare un orgoglio più grande delle vicende extra-campo: missione fallita. Quando Mariani manda tutti negli spogliatoi, la contestazione alla squadra si scatena con veemenza. La sintesi della stagione della Juventus è tutta qui. L’anno scorso contro la Lazio i tifosi salutavano Chiellini e Dybala, stavolta non ci sono vedove di nessuno. Il campionato allo Stadium va in archivio e nessuno rimpiangerà un’annata così avara di soddisfazioni.

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TORINO - L'eliminazione subita per mano del Siviglia in Europa League. Poi, subito dopo, altre due mazzate: la sentenza che toglie 10 punti in classifica, seguita un paio d'ore dopo dalla prestazione disastrosa contro l'Empoli. La Juventus che si presenta all'appuntamento contro il Milan è svuotata. Un corpo cavo che ormai non può più essere riempito da nulla, se non dall'orgoglio. Anche quello, però, sta svanendo. Con la stanchezza, con le infinite turbolenze che hanno caratterizzato l'intera stagione e anche con l'incertezza che investe il futuro. Lo Stadium ha lo stesso stato d'animo dei giocatori: ci sono 40.231 spettatori, prima del calcio d'inizio viene dato ampio spazio ad una coreografia che richiama la juventinità, ma durante la gara serpeggia la sensazione di assistere ad un'amichevole, anche piuttosto indigesta.

Juve-Milan di campo solo un contorno

Juventus-Milan così diventa una sorta di resa dei conti e ciò che succede in campo è soltanto un contorno alla serata, avvolta dallo scoramento più totale. I bianconeri nel primo tempo mostrano timidi segnali di risveglio, ma al primo tiro vengono puniti dalla zuccata di Giroud, bravo ad approfittare della dormita di Gatti. E la pazienza della gente comincia a sgretolarsi, quasi come se la parola fine all'annata sia l'unica cosa che tutti aspettino con ansia, molto più di un gol. A nessuno passa in mente che la gara coi rossoneri possa essere determinante in chiave Champions, perché in fondo anche il tifoso più ottimista è rassegnato a dover vivere un anno senza Europa.

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