Juve, ora l’Uefa: ma niente ansia. In ballo un anno, tutte le possibilità

Aperto un dialogo, Superlega sullo sfondo. Ceferin deve decidere se e come punire i bianconeri: l’esclusione dalle Coppe è solo una delle opzioni

La Juventus patteggia, la Uefa osserva. La strategia dei legali bianconeri, messa in pratica nella giornata di ieri con l’avvallo della Procura Federale, ha raggiunto il duplice obiettivo di attutire le sanzioni sul fronte manovre stipendi e di cristallizzare la situazione riguardo il filone plusvalenze. Il quadro nell’alveo della giustizia sportiva italiana, in attesa dei risvolti penali nei prossimi anni, è dunque definito e definitivo. Quanto atteso da Ceferin per azionare, eventualmente, i propri strumenti coercitivi.

Già, eventualmente. Riguardo azioni della Uefa a carico della Juventus, ad oggi, non v’è certezza. Anche perché il verdetto più importante, ovvero l’esclusione dalla prossima Champions League e dai 60-70 milioni almeno che ne conseguono, è già stato vergato, per giunta senza che Ceferin si sia dovuto “sporcare le mani”. Nei prossimi giorni il massimo organismo europeo recepirà le sentenze maturate in Italia, quindi farà il proprio corso anche il fascicolo aperto in merito al settlement agreement concordato con il club bianconero nello scorso autunno, la cui veridicità dei parametri dovrà essere nuovamente passata al vaglio. Da queste valutazioni emergerà se e come la Uefa intenderà muoversi.

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La Uefa e lo scenario peggiore per la Juve

Le armi a disposizione di Ceferin, d’altronde, sono molteplici. Vanno dal semplice richiamo alla sanzione economica, eventualità che sta prendendo piede in queste ore, fino naturalmente all’esclusione dalle coppe. Lo scenario peggiore per la Juventus sarebbe quello figlio di una prolungata incertezza sul fronte, con il rischio di partecipare alla prossima Europa o Conference League e di vedersi poi negata l’ipotetica qualificazione alla successiva Champions League. Ma è al contempo improbabile che, prima di scendere a patti con le istituzioni, i dirigenti bianconeri non abbiano sondato questa nefasta possibilità con Gravina, presidente della Figc nonché vicepresidente di Ceferin. Un’ipotesi stuzzicante per la Uefa, invece, potrebbe essere quella di negare gli introiti della competizione alla Juventus, ma di garantirsi comunque la partecipazione dei bianconeri a una delle prossime coppe “minori”, in modo di beneficiare dell’ampio bacino d’utenza di cui il club torinese gode.

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La Juve e l'incognita Superlega

Ecco, proprio il rebus sulla manifestazione cui prenderà eventualmente parte la Juventus nella prossima annata potrebbe orientare le mosse di Ceferin. In caso di risultato negativo a Udine, domenica sera, sarà Conference League. In caso di successo in Friuli, invece, il sorpasso ad almeno una tra Atalanta e Roma garantirebbe al gruppo di Allegri l’accesso all’Europa League. E questa è solo un’incognita, certo non l’unica. La principale, naturalmente, si chiama Superlega, con la Uefa che vorrebbe una presa di posizione chiara da parte della nuova dirigenza bianconera e con quest’ultima che invece nicchia nello smarcarsi. Ma questa (non) è tutta un’altra storia.

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La Juventus patteggia, la Uefa osserva. La strategia dei legali bianconeri, messa in pratica nella giornata di ieri con l’avvallo della Procura Federale, ha raggiunto il duplice obiettivo di attutire le sanzioni sul fronte manovre stipendi e di cristallizzare la situazione riguardo il filone plusvalenze. Il quadro nell’alveo della giustizia sportiva italiana, in attesa dei risvolti penali nei prossimi anni, è dunque definito e definitivo. Quanto atteso da Ceferin per azionare, eventualmente, i propri strumenti coercitivi.

Già, eventualmente. Riguardo azioni della Uefa a carico della Juventus, ad oggi, non v’è certezza. Anche perché il verdetto più importante, ovvero l’esclusione dalla prossima Champions League e dai 60-70 milioni almeno che ne conseguono, è già stato vergato, per giunta senza che Ceferin si sia dovuto “sporcare le mani”. Nei prossimi giorni il massimo organismo europeo recepirà le sentenze maturate in Italia, quindi farà il proprio corso anche il fascicolo aperto in merito al settlement agreement concordato con il club bianconero nello scorso autunno, la cui veridicità dei parametri dovrà essere nuovamente passata al vaglio. Da queste valutazioni emergerà se e come la Uefa intenderà muoversi.

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