Juve e il futuro di Allegri: si attende l'intervento di Elkann

Il tecnico ha annunciato che partirà per le vacanze, ma si tiene pronto per un eventuale vertice. Resta l’eco delle dichiarazioni del numero uno di Exor: "Conquisti l’Europa sul campo"

In tutta questa confusione, all’interno di una Juventus con più anime e senza risposte, a rimetterci rischiano di essere sempre e soltanto loro: i tifosi. Che pretendono chiarezza e ne hanno pieno diritto, dopo due anni di bocconi amari e di imprevisti a pioggia: non si può sempre vincere e men che meno si può sempre dominare come hanno fatto i bianconeri per nove stagioni consecutive, con altrettanti scudetti, Coppe assortite e due finali di Champions. Ma non esistono vie di mezzo per un popolo abituato a certi livelli: il periodo di transizione peraltro c’è già stato ed è coinciso con la seconda avventura di Massimiliano Allegri sulla panchina juventina.

Juve-Allegri, si aspetta un segnale

Due anni senza soddisfazioni, neanche piccole, sono tanti, troppi per 8 milioni di tifosi, o giù di lì, sparsi nel globo: chiarezza è l’unica richiesta di chi sostiene la squadra sempre e comunque, anche in un’annata surreale, o folkloristica, come quella che si è conclusa domenica a Udine, con una vittoria inutile e un posto in Conference League, sub iudice tra l’altro, aspettando la Uefa. I tifosi si aspettano un segnale forte da chi è chiamato a decidere e ha l’ultima parola su tutto: John Elkann, cioè la proprietà. Il numero uno di Exor è in continuo movimento per motivi di lavoro che lo impegneranno anche all’estero, ha tante questioni di cui occuparsi (ultima la maxi multa a Stellantis negli Usa), ma segue le vicende juventine e nell’ultima uscita pubblica riguardante le sorti bianconere aveva detto: «Allegri sente la responsabilità della nostra storia. Ho parlato con lui, è concentrato sulle ultime due partite perché vogliamo meritare l’Europa sul campo».

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Juve, si attende l'intervento di Elkann

E ora che le partite sono finite, i tifosi attendono un chiarimento sulla posizione dell’allenatore, dato che lo stesso tecnico chiarezza non l’ha fatta dopo Udine, dirottando la responsabilità della scelta sulla società. L’unica certezza su Allegri è il suo maxi contratto fino al 2025: il resto è avvolto dalle nubi che solo Elkann può dissipare. Gli spifferi che arrivano dalla Continassa sono contrastanti: se da una parte si conferma in maniera compatta Allegri, facendo appunto leva sul bagno di sangue economico che comporterebbe un divorzio in qualsiasi forma - dal licenziamento alla risoluzione consensuale - dall’altra non si placano le voci su un possibile cambio in corsa o quantomeno sulle riflessioni che precedono e accompagnano una decisione del genere. La questione allenatore è primaria e nodale, ma non è l’unica sulla quale, per i tifosi, la proprietà è chiamata a fare chiarezza.

Juve, la scelta del direttore sportivo

Anche la situazione collegata al nuovo direttore sportivo alimenta le domande e l’inquietudine del popolo bianconero: in questo caso, però, la scelta di puntare su Giuntoli per il presente e il futuro è certa, piuttosto non sono chiare le tempistiche, situazione che può crearsi quando si punta su un profilo professionale sotto contratto. L’impressione dall’esterno, comunque, è la stessa percepita da tanti addetti ai lavori: una confusione che solo chi comanda, quindi John Elkann, può fugare.

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In tutta questa confusione, all’interno di una Juventus con più anime e senza risposte, a rimetterci rischiano di essere sempre e soltanto loro: i tifosi. Che pretendono chiarezza e ne hanno pieno diritto, dopo due anni di bocconi amari e di imprevisti a pioggia: non si può sempre vincere e men che meno si può sempre dominare come hanno fatto i bianconeri per nove stagioni consecutive, con altrettanti scudetti, Coppe assortite e due finali di Champions. Ma non esistono vie di mezzo per un popolo abituato a certi livelli: il periodo di transizione peraltro c’è già stato ed è coinciso con la seconda avventura di Massimiliano Allegri sulla panchina juventina.

Juve-Allegri, si aspetta un segnale

Due anni senza soddisfazioni, neanche piccole, sono tanti, troppi per 8 milioni di tifosi, o giù di lì, sparsi nel globo: chiarezza è l’unica richiesta di chi sostiene la squadra sempre e comunque, anche in un’annata surreale, o folkloristica, come quella che si è conclusa domenica a Udine, con una vittoria inutile e un posto in Conference League, sub iudice tra l’altro, aspettando la Uefa. I tifosi si aspettano un segnale forte da chi è chiamato a decidere e ha l’ultima parola su tutto: John Elkann, cioè la proprietà. Il numero uno di Exor è in continuo movimento per motivi di lavoro che lo impegneranno anche all’estero, ha tante questioni di cui occuparsi (ultima la maxi multa a Stellantis negli Usa), ma segue le vicende juventine e nell’ultima uscita pubblica riguardante le sorti bianconere aveva detto: «Allegri sente la responsabilità della nostra storia. Ho parlato con lui, è concentrato sulle ultime due partite perché vogliamo meritare l’Europa sul campo».

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