Missori, la Serie A e l'esordio in Conference
Difficile convincere José Mourinho, ma quando è lui stesso a chiamarti vuole dire che ha intravisto qualcosa d'importante. Da due anni Filippo Missori fa la spola tra Primavera e prima squadra. Un sogno a occhi aperti per chi come lui ha sempre fatto il tifo per la Roma. Seguire le orme dei giocatori più esperti, imparare e acquisire la mentalità giusta per emergere. Senza paura il classe 2004 si è fatto notare dal tecnico portoghese che contro lo Zoyra in Conference gli ha concesso l'esordio assoluto con la maglia giallorossa. Emozione indescrivibile una quindicina di minuti giocati senza troppe pressioni e poi il gesto di Mourinho al triplice fischio che gli ha regalato il pallone adella partita. Un punto di partenza per chi come Missori ha voglia di arrivare sempre più in alto e raggiungere i massimi livelli. Dalla prima squadra alla Primavea con la delusione dello Scudetto perso in finale contro l'Inter (dopo i due vinti con U15 e U17). Dalle lacrime alla voglia di ripartire sempre di corsa come è abituato a fare in campo. Mai arrendersi e, soprattutto, mai fermarsi. In questa stagione ha avuto ancora la possibilità di esordire, stavolta in Serie A, contro Inter, Bologna e Fiorentina. Nel giro delle Nazionali azzurre, è arrivato fino a quella U19 dove è tra i convocati di Bollini per l'Europeo di categoria, è un profilo davvero interessante e su cui la Juventus ha messo gli occhi per il futuro.