Un anno fa la Juventus batteva il Sassuolo con un 3-0 tanto abbondante quanto bugiardo: i bianconeri avevano sì meritato la vittoria, ma avevano subito parecchio, rischiato parecchio e si erano abbassati ben oltre il necessario. Ieri sera, contro la rivale per la zona Champions Atalanta, è finita 0-0, il che rende paradossale esaltare il gioco più offensivo e propositivo della squadra di Allegri, ma gli indizi colti negli Stati Uniti sono stati confermati nella significativa prova generale, a una settimana dalla prima di campionato (domenica a Udine).
Juve, Allegri e una mentalità offensiva
Contro l’Atalanta di Gasperini, che non regala mai partite morbide agli avversari, la Juventus non subisce, non si abbassa, esce sempre in modo frizzante dal pressing dell’Atalanta, arriva veloce sulla trequarti avversaria, dove spesso si ritrova con sette/otto elementi e, comunque, tutta la squadra oltre la metà campo. Tutta roba nuova e golosa per i tifosi bianconeri che, negli ultimi due anni, una Juventus con una mentalità così offensiva non l’hanno mai vista e, per ora, si accontentano, godendosi ritmo e intensità. Certo, poi serviranno i gol che, nel gioco del pallone, non sono esattamente un dettaglio.