
Quella di ieri, nella testa di Wojciech Szczesny, è stata unicamente la giornata del meno due sulla strada che porta all’infrasettimanale contro il Lecce. Nessuno spazio per rimuginare sui macroscopici errori di Reggio Emilia tra le intercapedini dei suoi pensieri.
L’esperienza ha portato il portiere polacco a interpretare il passato come un terreno fertile in cui far germogliare i semi del continuo miglioramento, anche a 33 anni suonati, ma il suo sguardo è costantemente rivolto all’orizzonte. E lì si staglia la rivelazione salentina, ospite domani sera allo Stadium, certo non quel Sassuolo che pure è tornato a far aleggiare qualche fantasma del recente passato sopra la Continassa.
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Il dispiacere di Szczesny
Al centro d’allenamento, ieri mattina, Tek si è presentato logicamente dispiaciuto, al pari di tutti i compagni, ma apparentemente non turbato da una sconfitta che l’ha visto tra i principali protagonisti negativi. «Uno dei miei punti di forza è sempre stato quello di estraniarmi dai giudizi, in positivo o in negativo: mi concentro sempre e solo sulla partita successiva», aveva rivelato Szczesny un paio d’anni fa. E forte di questi concetti, dopo le scuse recapitate ai tifosi subito dopo il triplice fischio del Mapei Stadium, ha ripreso ieri a lavorare in campo: con la voglia di spazzar via la serata emiliana da incubo, senza il timore di scivolare lentamente in una sabbia mobile.
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