Nonge, nuovo Pogba promosso da Allegri. Montero lo ha paragonato a Davids

Il centrocampista belga della Next Gen è aggregato in prima squadra. Classe 2005, fisico possente, grande tecnica e qualche eccesso

TORINO - Alla Juventus con la promessa di giocare centrocampista: così Matteo Tognozzi nell’estate 2021 ha sbaragliato la concorrenza di Bayern Monaco, Barcellona e Milan portando a Torino per 200 mila euro l’allora sedicenne Joseph Nonge Boende che nelle giovanili dell’Anderlecht giocava difensore centrale perché Vincent Kompany, allenatore della prima squadra, lo considerava suo erede e aveva suggerito di spostarlo sulla linea arretrata. Ma Joseph si sente un centrocampista, come il suo idolo Pogba, e a Torino viene accontentato: aggregato all’Under 17 di Pedone con un paio di comparsate nella primavera di Bonatti, passa in pianta stabile in Primavera con Montero nella passata stagione e alla Next Gen quest’anno. Fino alla scalata in prima squadra, promosso da Massimiliano Allegri viste le assenze di Pogba e Fagioli e in attesa del mercato di gennaio.

Le parole di Montero

Fisico possente, piede destro e talento purissimo, Nonge Boende completa la linea d’oro della classe 2005, insieme con Huijsen e Yildiz. Per movenze assomiglia a Pogba, Montero invece lo paragona a Davids. «Può diventare l’Edgar del futuro, gli ho fatto vedere anche i video». Joseph preferisce giocare mezzala, ma la duttilità è uno dei suoi pregi: può essere schierato centrocampista centrale ma anche qualche metro più avanti. Rapido nello stretto, non disdegna le giocate difficili, supportato da un ottimo bagaglio tecnico, e si dimostra un leader per visione di gioco e capacità di cambiare l’andamento della partita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Già aggregato con la prima squadra nella tournée estiva negli Stati Uniti, dove è sceso in campo contro il Milan, la prima presenza di Nonge con Allegri risale al dicembre scorso, nell’amichevole che la Juventus ha disputato e vinto a Londra contro l’Arsenal. Un assaggio di prima squadra (ha sostituito Soulé dopo un’ora), poi si è rituffato in Primavera dove, a fine stagione, ha collezionato 40 presenze e tre gol, e in estate ha rinnovato firmando fino al 2026. Nato in Belgio, Nonge è di origini per metà costaricane (da parte di mamma) e per metà congolesi: lo voleva la Nazionale del Costarica, ma il centrocampista bianconero ha scelto quella belga. Rapprentante del multiculturalismo della Next Gen, Nonge è un poliglotta: parla olandese, francese, fiammingo inglese e italiano.

Nonge, animo ribelle

Amante della playstation, vive soltanto di calcio e davanti all’opportunità che gli è stata concessa dovrà dimostrare di saperla sfruttare. Nessuno mette in dubbio le sue grandi qualità, ma deve migliorare a livello comportamentale: qualche ritardo di troppo in allenamento lo ha infatti escluso dalla lista dei convocati, tra Primavera e Next Gen. Niente di grave, ma esempi di un animo un po’ ribelle e difficile da domare. Tutto ciò non ha inciso sulla fiducia della dirigenza bianconero e dello stesso Allegri che hanno deciso di puntare su di lui: i prossimi mesi saranno fondamentali per la sua crescita e per dimostrare di essere all’altezza della Juventus.

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TORINO - Alla Juventus con la promessa di giocare centrocampista: così Matteo Tognozzi nell’estate 2021 ha sbaragliato la concorrenza di Bayern Monaco, Barcellona e Milan portando a Torino per 200 mila euro l’allora sedicenne Joseph Nonge Boende che nelle giovanili dell’Anderlecht giocava difensore centrale perché Vincent Kompany, allenatore della prima squadra, lo considerava suo erede e aveva suggerito di spostarlo sulla linea arretrata. Ma Joseph si sente un centrocampista, come il suo idolo Pogba, e a Torino viene accontentato: aggregato all’Under 17 di Pedone con un paio di comparsate nella primavera di Bonatti, passa in pianta stabile in Primavera con Montero nella passata stagione e alla Next Gen quest’anno. Fino alla scalata in prima squadra, promosso da Massimiliano Allegri viste le assenze di Pogba e Fagioli e in attesa del mercato di gennaio.

Le parole di Montero

Fisico possente, piede destro e talento purissimo, Nonge Boende completa la linea d’oro della classe 2005, insieme con Huijsen e Yildiz. Per movenze assomiglia a Pogba, Montero invece lo paragona a Davids. «Può diventare l’Edgar del futuro, gli ho fatto vedere anche i video». Joseph preferisce giocare mezzala, ma la duttilità è uno dei suoi pregi: può essere schierato centrocampista centrale ma anche qualche metro più avanti. Rapido nello stretto, non disdegna le giocate difficili, supportato da un ottimo bagaglio tecnico, e si dimostra un leader per visione di gioco e capacità di cambiare l’andamento della partita.

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