Locatelli cuore Juve, retroscena mercato: "Lo volevano importanti club..."

Parla Stefano Castelnovo, procuratore del centrocampista bianconero: "La fiducia di Allegri, la Nazionale e la questione rinnovo"

"Ho detto a Manuel di cambiare numero di maglia: al posto del 5 che indossa sia alla Juve sia in Nazionale ormai deve prendere il 22, visto che gli porta bene e in quella data segna sempre". Sorride e si gode il magic moment del suo assistito Manuel Locatelli, l’agente Stefano Castelnovo. Inevitabile l’allusione al 22 di ottobre, giorno in cui il centrocampista ha vestito i panni del match winner, per ben 2 volte, nella classicissima del calcio italiano tra Milan e Juventus. Nel 2016 segnò dalla distanza la rete che griffò il successo della squadra di Montella contro i bianconeri. Sette anni dopo ha fatto il bis a maglie invertite, firmando il blitz della Vecchia Signora a San Siro.

Il primo Milan-Juve fu quello dell’esplosione per Locatelli, l’ultimo quella della leadership.

"La definizione ci sta. In mezzo c’è un percorso di crescita di 7 anni. È stata davvero un’emozione grande il gol di domenica".

Talmente forte ed intensa che abbiamo visto Locatelli sciogliersi in lacrime a fine partita.

"Non ho commentato le lacrime, anche perché non credo ci fosse molto da dirgli sul suo stato d’animo. Dopo la gara ci siamo detti che la vita è davvero incredibile come il calcio nelle sue parabole. Manuel si meritava una gioia del genere".

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Ha ritrovato il gol dopo 50 partite.

"Dopo che il Milan è rimasto in 10, ha avuto molto più spazio di quello che ha generalmente e ha potuto giocare 10-15 metri più avanti. Questa cosa gli ha dato l’opportunità di avvicinarsi alla porta e, quando può farlo, Manuel ha senz’altro nel suo repertorio la possibilità di calciare bene dalla distanza e segnare con entrambi i piedi. Giocando davanti alla difesa deve prestare, invece, grande attenzione alla fase difensiva, dove anche contro il Milan ha dimostrato di saper eccellere con ben 9 palle recuperate".

Per Allegri il suo assistito è imprescindibile, tanto che ha saltato solo 16 minuti sugli 810 giocati finora dalla Juve.

"Allegri gli ha sempre dimostrato grande fiducia. Locatelli, dopo aver giocato a due e mezzala per tanti anni, ha saputo interpretare nel migliore dei modi il nuovo ruolo richiesto dal mister, dove dà grande equilibrio alla squadra aiutando i centrali in fase difensiva".

Nel frattempo Locatelli si è ripreso anche la Nazionale.

"Grazie a Spalletti. Alla maglia azzurra Manuel ha sempre tenuto tanto ed era un suo obiettivo tornare protagonista con l’Italia. Sono felice che ci sia riuscito".

Gara dopo gara Locatelli sta diventando un punto fermo anche per il popolo juventino.

"Manuel non ha mai nascosto il suo amore per i colori bianconeri. È tifosissimo della Juve fin da quando era piccolo. Il club l’ha voluto fortemente nell’estate 2021. Sono stato contento di averlo aiutato a esaudire ciò che Manuel sognava da bambino".

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"È stata senz’altro una trattativa lunga e tortuosa. Ci sono stati tanti momenti complicati, ma alla fine siamo riusciti a risolverla positivamente. C’erano club stranieri molto importanti interessati a Locatelli, ma Manuel ha sempre avuto le idee chiare: voleva indossare la maglia della Juventus. Non era facile portare a termine una operazione economica così importante nell’anno post Covid, alla fine però ce l’abbiamo fatta".

Nei mesi scorsi De Zerbi voleva Locatelli al Brighton. C’è stata davvero l’opzione di lasciare la Juve in estate?

"La possibilità di andare via non è mai stata concreta. Lui ha sempre voluto restare alla Juventus e non ha mai preso in considerazione altre destinazioni".

Dalla Juve è filtrata la volontà di blindare Locatelli col rinnovo fino al 2028. A che punto siete nelle trattative?

"C’è la volontà di entrambe le parti di proseguire assieme. Poi con i tempi dovuti cercheremo di arrivare a fare questa cosa".

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"Ho detto a Manuel di cambiare numero di maglia: al posto del 5 che indossa sia alla Juve sia in Nazionale ormai deve prendere il 22, visto che gli porta bene e in quella data segna sempre". Sorride e si gode il magic moment del suo assistito Manuel Locatelli, l’agente Stefano Castelnovo. Inevitabile l’allusione al 22 di ottobre, giorno in cui il centrocampista ha vestito i panni del match winner, per ben 2 volte, nella classicissima del calcio italiano tra Milan e Juventus. Nel 2016 segnò dalla distanza la rete che griffò il successo della squadra di Montella contro i bianconeri. Sette anni dopo ha fatto il bis a maglie invertite, firmando il blitz della Vecchia Signora a San Siro.

Il primo Milan-Juve fu quello dell’esplosione per Locatelli, l’ultimo quella della leadership.

"La definizione ci sta. In mezzo c’è un percorso di crescita di 7 anni. È stata davvero un’emozione grande il gol di domenica".

Talmente forte ed intensa che abbiamo visto Locatelli sciogliersi in lacrime a fine partita.

"Non ho commentato le lacrime, anche perché non credo ci fosse molto da dirgli sul suo stato d’animo. Dopo la gara ci siamo detti che la vita è davvero incredibile come il calcio nelle sue parabole. Manuel si meritava una gioia del genere".

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