È della Juve, a gennaio può tornare ad aiutarla: ve lo ricordate?

I ragionamenti di campo tra il tecnico Brambilla e il direttore sportivo Chiellini in vista della sessione di gennaio: il mercato dell'altra Juventus
È della Juve, a gennaio può tornare ad aiutarla: ve lo ricordate?© © TVRG R.Garavaglia/ag. A.Liverani sas

La classifica non ispira certo isterismi, semmai serie riflessioni. Perché la Next Gen è ad appena tre punti dalla zona salvezza (e a sei dai playoff!), per giunta con una gara ancora da recuperare. Ma il progetto seconda squadra rappresenta un asset centrale per la Juventus, di conseguenza nelle prossime settimane verranno utilizzate tutte le soluzioni possibili per restituire il sereno nel cielo di Vinovo. Mercato compreso, sì. «Se si retrocede, il progetto fallisce: dobbiamo restare tranquilli, ma qualche movimento probabilmente ci sarà», l’ammissione di Giovanni Manna soltanto qualche giorno fa. Appunto.

Sekulov può rientrare alla base

I ragionamenti di campo tra il tecnico Massimo Brambilla e il direttore sportivo Claudio Chiellini in vista della sessione invernale, condivisi con i vertici della società, riguardano sostanzialmente tutti i reparti della squadra. L’attacco, per esempio, non può che figurare sotto la lente d’ingrandimento: in 17 turni di campionato, infatti, la Next Gen ha realizzato appena 16 gol. Ma gli slot a disposizione degli over sono esauriti e, nelle altre piazze, non è semplice individuare alternative di caratura superiore a quella di un 2004 come Mancini o di un 2005 come Anghelé, per non parlare di Yildiz, quando autorizzato a scendere “al piano di sotto”. Per questo, negli ultimi giorni, sta prendendo corpo l’idea di attingere al lavoro svolto… nelle stagioni precedenti. La suggestione più concreta, infatti, riguarda un rientro alla casa madre da parte di Nikola Sekulov, lo scorso anno protagonista in Next Gen con sei gol e due assist e quest’anno chiuso dalla concorrenza alla Cremonese, dove in prestito ha raggranellato finora soltanto 18’ in Serie B. Ma non è il solo...

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La Juve punta Mercandalli

La soluzione, per altro, consentirebbe di veicolare la risorse messe sul tavolo a gennaio verso i restanti reparti, dato che tanto in difesa quanto a centrocampo è nell’aria almeno un innesto per dare maggiore sostanza all’organico e contribuire a una rapida risalita in classifica. Il nome caldo, su questo fronte, è allora quello di Alessandro Marcandalli, classe 2002, centrale in forza alla Reggiana, ma di proprietà del Genoa.

Il talento italo-nigeriano è tra i prospetti ad essersi messo in maggior evidenza in questa prima porzione di Serie B, al punto da aver calamitato su di sé gli occhi di numerose realtà italiane: dal Milan al Sassuolo, passando per il Bologna. Grifone permettendo, insomma, l’asta è dietro l’angolo, ma una spesa per prelevarlo - nel suo caso - verrebbe iscritta a bilancio dai bianconeri come investimento per il futuro. Un centrale di piede mancino è infatti tra le priorità per la prima squadra e lo sarà, a maggior ragione, dopo l’addio a scadenza di Alex Sandro in estate. Sei mesi a Vinovo, per il 21enne di Bergamo, saprebbero allora di prova generale...

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29 esordi in prima squadra

Il predestinato turco Yildiz e il serafico olandese Huijsen sono soltanto gli ultimi della lista. Di una lunga lista. Dal 2018 a oggi, infatti, sono addirittura 29 i giovani passati dalla Next Gen che hanno poi festeggiato l’esordio nella prima squadra della Juventus. Un numero che, in realtà, rende solo parzialmente giustizia alla centralità strategica pensata alla Continassa per la creatura forgiata da Federico Cherubini e Andrea Agnelli. Valga, in questo senso, la citazione che alla Next Gen aveva riservato proprio l’ex presidente nel giorno del suo commiato: «Entro pochi anni prevedo che il 50% della prima squadra sarà composta da ragazzi cresciuti nella seconda squadra», la sua profezia. Intanto già in questa stagione vi sta attingendo a piene mai Allegri, che in organico ha inserito ben sei elementi cresciuti nel vivaio. Mentre molti di più, negli ultimi due lustri, hanno assicurato alle casse del club introiti per oltre 100 milioni di euro. Ma è anche, se non soprattutto, questione di risparmio. Huijsen come quinto difensore ha preso il posto di Bonucci, Nicolussi Caviglia da vice-Locatelli ha sostituito Paredes: solo così fanno quasi 21 milioni di stipendio lordo in meno. Per non parlare dei singoli cartellini...

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La classifica non ispira certo isterismi, semmai serie riflessioni. Perché la Next Gen è ad appena tre punti dalla zona salvezza (e a sei dai playoff!), per giunta con una gara ancora da recuperare. Ma il progetto seconda squadra rappresenta un asset centrale per la Juventus, di conseguenza nelle prossime settimane verranno utilizzate tutte le soluzioni possibili per restituire il sereno nel cielo di Vinovo. Mercato compreso, sì. «Se si retrocede, il progetto fallisce: dobbiamo restare tranquilli, ma qualche movimento probabilmente ci sarà», l’ammissione di Giovanni Manna soltanto qualche giorno fa. Appunto.

Sekulov può rientrare alla base

I ragionamenti di campo tra il tecnico Massimo Brambilla e il direttore sportivo Claudio Chiellini in vista della sessione invernale, condivisi con i vertici della società, riguardano sostanzialmente tutti i reparti della squadra. L’attacco, per esempio, non può che figurare sotto la lente d’ingrandimento: in 17 turni di campionato, infatti, la Next Gen ha realizzato appena 16 gol. Ma gli slot a disposizione degli over sono esauriti e, nelle altre piazze, non è semplice individuare alternative di caratura superiore a quella di un 2004 come Mancini o di un 2005 come Anghelé, per non parlare di Yildiz, quando autorizzato a scendere “al piano di sotto”. Per questo, negli ultimi giorni, sta prendendo corpo l’idea di attingere al lavoro svolto… nelle stagioni precedenti. La suggestione più concreta, infatti, riguarda un rientro alla casa madre da parte di Nikola Sekulov, lo scorso anno protagonista in Next Gen con sei gol e due assist e quest’anno chiuso dalla concorrenza alla Cremonese, dove in prestito ha raggranellato finora soltanto 18’ in Serie B. Ma non è il solo...

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