La classifica non ispira certo isterismi, semmai serie riflessioni. Perché la Next Gen è ad appena tre punti dalla zona salvezza (e a sei dai playoff!), per giunta con una gara ancora da recuperare. Ma il progetto seconda squadra rappresenta un asset centrale per la Juventus, di conseguenza nelle prossime settimane verranno utilizzate tutte le soluzioni possibili per restituire il sereno nel cielo di Vinovo. Mercato compreso, sì. «Se si retrocede, il progetto fallisce: dobbiamo restare tranquilli, ma qualche movimento probabilmente ci sarà», l’ammissione di Giovanni Manna soltanto qualche giorno fa. Appunto.
Sekulov può rientrare alla base
I ragionamenti di campo tra il tecnico Massimo Brambilla e il direttore sportivo Claudio Chiellini in vista della sessione invernale, condivisi con i vertici della società, riguardano sostanzialmente tutti i reparti della squadra. L’attacco, per esempio, non può che figurare sotto la lente d’ingrandimento: in 17 turni di campionato, infatti, la Next Gen ha realizzato appena 16 gol. Ma gli slot a disposizione degli over sono esauriti e, nelle altre piazze, non è semplice individuare alternative di caratura superiore a quella di un 2004 come Mancini o di un 2005 come Anghelé, per non parlare di Yildiz, quando autorizzato a scendere “al piano di sotto”. Per questo, negli ultimi giorni, sta prendendo corpo l’idea di attingere al lavoro svolto… nelle stagioni precedenti. La suggestione più concreta, infatti, riguarda un rientro alla casa madre da parte di Nikola Sekulov, lo scorso anno protagonista in Next Gen con sei gol e due assist e quest’anno chiuso dalla concorrenza alla Cremonese, dove in prestito ha raggranellato finora soltanto 18’ in Serie B. Ma non è il solo...