"Guasto d'amore (canzone di Bresh per il Genoa) l'ho canticchiata, poi con l'inno del Genoa è stata una grande emozione, c'erano amici, genitori. Partivano i cori per me, invece temevo i fischi. Per questo mia madre non doveva venire, poi si è fatta coraggio...C'era il mio migliore amico ovviamente genoano, con il quale ci conosciamo da quando avevamo due anni che mi ha detto: "Guarda, ti ho fischiato dall'inizio alla fine. Ma lo sapevo come si sarebbero comportati e me li son presi. Sono genoani, anche io qualche volta sono stato nella Nord...". Lo ha dichiarato Andrea Cambiaso a Dazn Talk tornando sulla partita di campionato tra Genoa e Juventus, una gara molto speciale per lui che è genovese ed ex calciatore rossoblù.
Le parole di Cambiaso
Il giocatore bianconero ha poi aggiunto: "Anche l'inno della Juve mi piace molto. Fantacalcio? Quest'anno un disastro. Su 300 fantacrediti mi sono pagato 25 e mi sono affossato. Della Juve ne ho presi 5, ma anche l'anno scorso eh. Poi certo adesso è un doppio vantaggio aiutarli...". Poi, sulla Juve: "C'è attenzione incredibile al particolare, non si lasciano sfuggire nulla. Ad esempio avendo questa intervista alle 12 avevo chiesto di pranzare dopo, ma dato che abbiamo allenamento alle 14 mi hanno detto "no guarda devi mangiare prima al massimo perché poi devi avere il tempo di digerire etc...". Sembrano piccolezze, invece spiega tanto. Non lasciano nulla al caso".
Cambiaso su Allegri e McKennie
Su Allegri: "Ottimo rapporto. Poi è toscano, lui e il suo staff sono tutti simpatici. Ridiamo tanto. Se Allegri mi sta cambiando? Mi sta cambiando nel senso che mi accorgo di essere molto più riflessivo in campo, invece prima ero molto più istintivo, cercavo sempre la giocata. Lui mi dice sempre 'tu hai troppa voglia di prendere il pallone' e infatti spesso uscivo fuori tempo. Questa cosa mi ha aiutato molto infatti sono già molto più paziente e intelligente in campo. Penso di essere migliorato molto in questa cosa. E poi ho raggiunto un equilibrio che prima non avevo perché mi facevo trasportare dagli eventi". Sul feeling con McKennie: "Ci intendiamo perché sappiamo interpretare bene entrambe le posizioni. Io nasco mezzala quindi ci capiamo con uno sguardo. Se vedo che lui è largo io mi accentro un po' di più e viceversa. Sta funzionando bene la cosa perché muoversi e non dare punti di riferimento agli avversari è importante. Gli avversari si trovano davanti una volta lui, una volta me o ancora Gattone che sale..."