Juve, rischio Chiesa e Rabiot. Prudenza Allegri: cosa filtra dall’allenamento

L’esplosione di Yildiz è uno stimolo in più, il francese ancora a parte. McKennie e Gatti squalificati contro il Sassuolo
Juve, rischio Chiesa e Rabiot. Prudenza Allegri: cosa filtra dall’allenamento© Getty Images

TORINO - Di sicuro il Sassuolo in questa stagione non porta bene alla Juventus. All’andata in casa dei neroverdi la squadra bianconera è incappata nell’unica giornata storta (per usare un eufemismo) e nell’unica sconfitta. Anche per merito degli uomini di Dionisi, certo, ma è innegabile che i bianconeri ci misero molto del loro (e l’arbitro pure, vista la mancata espulsione di Berardi a inizio ripresa, inserita dal designatore Rocchi tra gli otto errori arbitrali del girone d’andata).

Juve, il punto in vista del Sassuolo

In attesa di vedere se martedì gli uomini di Allegri riscatteranno quel passo falso maldestro, neanche l’avvicinamento alla partita di ritorno è stato finora molto fortunato: le ammonizioni rimediate a Salerno hanno portato alla squalifica di Gatti e McKennie e Rabiot ha accusato un sovraccarico muscolare alla coscia destra che lo ha tenuto fuori dai convocati per il quarto di Coppa Italia con il Frosinone e lo ha costretto ad allenarsi a parte anche ieri. Questo per l’ultima settimana: sono da aggiungere i problemi di Chiesa per il colpo al ginocchio sinistro subito alla vigilia della sfida di Salerno e quelli alla tibia per Kean (peraltro in uscita). Insomma, Allegri rischia di trovarsi a dover affrontare i neroverdi senza diversi elementi importanti (ai quali sono sempre da aggiungere il lungodegente De Sciglio e i “lungosqualificati” Pogba e Fagioli).

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Juve-Sassuolo, la scelta di Allegri su Chiesa e Rabiot

Il rischio ovviamente riguarda solo Chiesa e Rabiot, dal momento che tutti gli altri citati saranno assenti certi. Ma quanto è alto questo rischio? Non altissimo, ma c’è. Anche perché il tecnico bianconero non vuole assolutamente correrne un altro, di rischi: quello che Chiesa o Rabiot si infortunino più seriamente per un recupero forzato. La decisione dunque sarà presa con assoluta prudenza, che però non dovrebbe impedire quanto meno la loro convocazione. Soprattutto per quanto riguarda Federico Chiesa, che ieri si è allenato parzialmente in gruppo e oggi dovrebbe rientrare a tutti gli effetti nei ranghi.

Con una gran voglia di ripartire dalla strepitosa ora giocata in Coppa Italia contro la Salernitana, quando aveva messo in crisi la difesa granata a forza di scatti, finte, e cross per i compagni. Gli era mancato solo il gol, che su azione non realizza proprio dalla sconfitta con il Sassuolo, quando firmò il quarto nelle prime cinque giornate: da allora ha segnato in azzurro (doppietta alla Macedonia del Nord a novembre) e sul rigore lasciatogli da Vlahovic contro il Genoa il 15 dicembre. Dopo la sfida di Marassi aveva avuto un primo problema al ginocchio destro e Allegri aveva colto l’occasione per lanciare da titolare Yildiz contro il Frosinone il 23 dicembre: e il talento turco da allora di gol ne ha firmati tre, uno più bello dell’altro, accompagnati da giocate d’alta scuola.

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Yildiz lancia Chiesa

Non un motivo di preoccupazione per Chiesa, anzi un aiuto prezioso per raggiungere i risultati, ma anche una concorrenza stimolante: Allegri doserà pressione e peso della maglia bianconera per il diciottenne astro nascente e il titolare resta l’azzurro, ma in attesa che il tecnico ritenga giunto il momento per schierarli tutti e due assieme a Vlahovic, Yildiz adesso è un’alternativa pesante e scalpitante, tanto da spingere Moise Kean verso il prestito. Uno stimolo in più per Chiesa, certo non tale da spingerlo a rischiare un rientro affrettato, ma da scaldare ancora di più, se possibile, la sua voglia di riannodare quel filo col gol su azione che col Sassuolo si era interrotto. E di spezzare quella specie di maledizione neroverde che pare incombere sulla Juve.

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TORINO - Di sicuro il Sassuolo in questa stagione non porta bene alla Juventus. All’andata in casa dei neroverdi la squadra bianconera è incappata nell’unica giornata storta (per usare un eufemismo) e nell’unica sconfitta. Anche per merito degli uomini di Dionisi, certo, ma è innegabile che i bianconeri ci misero molto del loro (e l’arbitro pure, vista la mancata espulsione di Berardi a inizio ripresa, inserita dal designatore Rocchi tra gli otto errori arbitrali del girone d’andata).

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In attesa di vedere se martedì gli uomini di Allegri riscatteranno quel passo falso maldestro, neanche l’avvicinamento alla partita di ritorno è stato finora molto fortunato: le ammonizioni rimediate a Salerno hanno portato alla squalifica di Gatti e McKennie e Rabiot ha accusato un sovraccarico muscolare alla coscia destra che lo ha tenuto fuori dai convocati per il quarto di Coppa Italia con il Frosinone e lo ha costretto ad allenarsi a parte anche ieri. Questo per l’ultima settimana: sono da aggiungere i problemi di Chiesa per il colpo al ginocchio sinistro subito alla vigilia della sfida di Salerno e quelli alla tibia per Kean (peraltro in uscita). Insomma, Allegri rischia di trovarsi a dover affrontare i neroverdi senza diversi elementi importanti (ai quali sono sempre da aggiungere il lungodegente De Sciglio e i “lungosqualificati” Pogba e Fagioli).

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