La Juve continua la sua serie positiva vincendo 3-0 a Lecce. E lo fa nel segno di Dusan Vlahovic, autore di una doppietta che sblocca e indirizza la partita al Via del Mare. Una vittoria che però non va archiviata come una formalità, nonostante il risultato finale possa indurre a riflessioni superficiali. Invece i bianconeri sono stati bravi a resistere in un primo tempo malmostoso assai per poi colpire nella ripresa. Anche in questa vittoria c'è il marchio di Allegri che ha saputo dosare i cambi al momento giusto senza farsi zavorrare da alibi come avrebbero potuto rappresentare le assenze di personaggi non banali come Rabiot e Chiesa. Che avrebbero potuto pesare, eccome, perché il Lecce di D'Aversa, a tratti davvero bello, non ha davvero recitato la parte della vittima designata. Di Bremer la rete che chiude definitivamente la gara.
Pagelle Juve: Szczesny 6,5
Sicuro e disinvolto pure nel gioco con i piedi: cerca di scaldarsi nel vento di Lecce, ma gli avversari non lo impegnano più di tanto.
Gatti 6
Un paio di letture difensive sbagliate, però nel complesso fa buona guardia su Oudin. E negli arrembaggi offensivi è sempre pericoloso.
Bremer 7.5
Pure bomber: cosa chiedere di più? Svetta su Krstovic, si conferma il difensore più duro da affrontare in tutto il campionato. E la musica non cambia con Piccoli. Monumentale.
Danilo 6.5
A sinistra il cliente è uno tosto, Almqvist: di prassi non un grosso problema per uno con la stoffa del capitano bianconero. Ma in avvio di ripresa deve farsi aiutare, con le cattive, da Bremer per fermare lo svedesino lanciato in area.
Cambiaso 7.5
In un paio di occasioni imperversa sulla fascia destra, tagliando in due l’area con cross invitanti ma non sfruttati a dovere dai compagni. Con l’ingresso di Weah si sposta per agire da mezzala e cambia tutto: suo l’assist per il vantaggio firmato Vlahovic.
Alex Sandro (36’ st) ng
McKennie 7.5
Krstovic gli ricaccia in gola l’esultanza con un salvataggio che vale un gol: prende botte e ne dà, alzi la testa e lo vedi dappertutto. Alla fine quel gol lo sfiora una seconda volta, perché la zampata di Vlahovic lo toglie dal tabellino dei marcatori, ma non dal podio dei migliori in campo con l’assist e una prova maiuscola.
Locatelli 7
Testa alta e qualche sventagliata delle sue in fase di impostazione, però la gara si mette subito sull’agonismo e lui non tira indietro la gamba, anzi.
Miretti 5
Si rivela un preciso esecutore di corner, pennellando un pallone che McKennie quasi trasforma in rete. Ma non è Rabiot e si vede: troppi errori tecnici, manca tanto, forse troppo, quella fisicità assicurata dal francese. Siamo proprio sicuri che non serva un rinforzo a gennaio nel reparto?
Weah (12’ st) 6
Si piazza a destra e Allegri gli chiede di dare una mano in fase di contenimento. Missione compiuta
Kostic 6.5
Sulla corsia gode di una inaspettata libertà, perché i marcatori leccesi si concentrano su Yildiz e concedono qualcosa in più: non ne approfitta con la necessaria costanza, ma dal suo piede nasce il 2-0 della sicurezza.
Iling Jr (29’ st) 6
Assist al bacio su punizione.
Vlahovic 8
Ingaggia un duello tutto muscoli con il croato Pongracic e, quando sembra essere in una di quelle serate storte, ecco che pesca il jolly dal mazzo con il colpo da biliardo che silenzia il Via del Mare. Il decimo gol stagionale del serbo è un gioiello che si fa perdonare una prestazione fino a quel momento non esaltante, l’undicesimo è da rapace di area, a deviare una testata di McKennie che forse sarebbe andata in rete lo stesso.
Yildiz 7
D’Aversa gli prepara una gabbia, per uscirne il talentino turco pesca in fondo dentro al cappello da mago: un tunnel, qualche accelerazione, un’imbeccata che Miretti non sfrutta a dovere. E soprattutto ispira l’1-0 bianconero, con quel bolide che Falcone non può trattenere e che Cambiaso trasforma in un cioccolatino per Vlahovic.
Milik (29’ st) 6
Tiene su la squadra.
All. Allegri 7
Sorpasso compiuto e adesso la pressione è tutta sulle spalle dell’Inter.
Danilo 6.5
A sinistra il cliente è uno tosto, Almqvist: di prassi non un grosso problema per uno con la stoffa del capitano bianconero. Ma in avvio di ripresa deve farsi aiutare, con le cattive, da Bremer per fermare lo svedesino lanciato in area.