Bremer: “Inter? Sono dalla parte giusta. Yildiz dovrebbe lamentarsi e invece…”

Il difensore della Juventus nella chiacchierata con Matri: "Le punte vanno innervosite e Chiellini mi ha detto di studiarle al video. Chi vince domenica..."

Alessandro Matri, volto e non soltanto di Dazn, ex attaccante anche della Juventus, è tornato a Torino per incontrare al centro sportivo bianconero della Continassa il calciatore di Massimiliano Allegri che in queste ultime due stagioni ha vissuto la parabola ascendente più significativa: Gleison Bremer. Un chiacchierata di spessore tecnico che da oggi si può vedere su Dazn nella trasmissione My Skills. Il difensore arrivato dal Torino per 41 milioni più una decina di bonus ha saputo crescere in personalità, abbinando a questo salto di qualità un miglioramento tecnico che si coglie a prima vista in ogni partita.

Bremer cresce e la Juve sorride

Se, prima, gestire la palla da ultimo uomo davanti al portiere trasmetteva a chi era in tribuna una sensazione di primordiale disagio, associato alla sua voglia di liberarsene il prima possibile, ora non è più così. Quanta sicurezza! Controllo di destro, sinistro, sguardo alto e sereno per decidere con calma la giocata migliore da effettuare: passaggino corto laterale a far muovere lo scacchiere avversario, retropassaggio a Szczcesny per allungare “gli altri”, oppure lancio lungo e preciso di 30/40 metri a servire l’esterno piuttosto che la punta. Il difensore brasiliano dopo essere riuscito a entrare nel giro della Nazionale verdeoro si è accorto che i riflettori hanno iniziato a puntarlo. Tra questi anche gli occhi del Manchester United, che spesso invia i propri osservatori a vederlo a Torino o quando gioca in trasferta. Il club britannico è intenzionato a muoversi in estate per strapparlo alla Juventus e aver saputo che il prezzo minimo fissato dal club bianconero sia stato di 70 milioni non ha frenato le mire degli inglesi. Ma tornando all’incontro avuto da Alessandro Matri con Bremer ecco un estratto della lunga intervista che consigliamo di vedere.

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Da Giuntoli agli insegnamenti di Chiellini

Una sintesi, dunque, in sei game, per un immaginifico... set verbale. 1) Su cosa è cambiato nella Juventus di quest’anno rispetto all’anno scorso: "L’anno scorso abbiamo giocato ogni tre giorni, c’era la Champions League, era difficile anche per me che venivo dal Torino. Giocare ogni tre giorni, se non stai bene fisicamente, è complicato. Sto facendo bene e ho molta più fiducia in me stesso. Quest’anno è arrivato il Direttore Giuntoli e ha portato molta serenità". 2) Sui suggerimenti dati da Giorgio Chiellini per prepararsi al meglio: "Giorgio Chiellini mi ha suggerito di guardare molti video e di conoscere molto bene l’avversario. La Juventus mi aiuta tanto in questo, ho anche una persona in Brasile che mi segue". 3) Sul contatto con l’attaccante: "Ci sono attaccanti che non si possono mai lasciare tranquilli, come Osimhen e Lukaku, loro sono di livello internazionale. È importante far 'innervosire' l’attaccante, perché poi in pochi rimangono concentrati tutta la partita".

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Bremer su Vlahovic, Yildiz e Inter

4) Sugli allenamenti con Dusan Vlahovic: "Vlahovic è un attaccante fisicamente forte, quando giochiamo insieme in partitella gli do molti consigli. È bravo e sta migliorando tanto. Anche Yildiz è un bell’attaccante, in allenamento entriamo duro su di lui, ma non si lamenta e continua a giocare. Ha grande forza nelle gambe e può fare una bella carriera". 5) Sullo scontro contro l’Inter: "Con l’Inter sarà un duello fino alla fine. Fare risultato a Milano non è mai facile. Secondo me chi vince, non vince il campionato - ci sono ancora tante partite - però è un passo importante. Se penso mai che avrei potuto giocare all’Inter? No, sono dalla parte giusta". 6) I difensori più forti? "Ci sono tanti difensori forti in circolazione, come Van Dijk. Lui è due gradini sopra di me perché ha vinto la Champions e gioca in un campionato tosto come la Premier League. Alla fine, quando un giocatore si ritira, contano solo i trofei vinti, se non hai vinto niente non puoi dire di esser stato il migliore".

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Alessandro Matri, volto e non soltanto di Dazn, ex attaccante anche della Juventus, è tornato a Torino per incontrare al centro sportivo bianconero della Continassa il calciatore di Massimiliano Allegri che in queste ultime due stagioni ha vissuto la parabola ascendente più significativa: Gleison Bremer. Un chiacchierata di spessore tecnico che da oggi si può vedere su Dazn nella trasmissione My Skills. Il difensore arrivato dal Torino per 41 milioni più una decina di bonus ha saputo crescere in personalità, abbinando a questo salto di qualità un miglioramento tecnico che si coglie a prima vista in ogni partita.

Bremer cresce e la Juve sorride

Se, prima, gestire la palla da ultimo uomo davanti al portiere trasmetteva a chi era in tribuna una sensazione di primordiale disagio, associato alla sua voglia di liberarsene il prima possibile, ora non è più così. Quanta sicurezza! Controllo di destro, sinistro, sguardo alto e sereno per decidere con calma la giocata migliore da effettuare: passaggino corto laterale a far muovere lo scacchiere avversario, retropassaggio a Szczcesny per allungare “gli altri”, oppure lancio lungo e preciso di 30/40 metri a servire l’esterno piuttosto che la punta. Il difensore brasiliano dopo essere riuscito a entrare nel giro della Nazionale verdeoro si è accorto che i riflettori hanno iniziato a puntarlo. Tra questi anche gli occhi del Manchester United, che spesso invia i propri osservatori a vederlo a Torino o quando gioca in trasferta. Il club britannico è intenzionato a muoversi in estate per strapparlo alla Juventus e aver saputo che il prezzo minimo fissato dal club bianconero sia stato di 70 milioni non ha frenato le mire degli inglesi. Ma tornando all’incontro avuto da Alessandro Matri con Bremer ecco un estratto della lunga intervista che consigliamo di vedere.

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