Alcaraz: "Sceglievo la Juve alla PlayStation". I due idoli e il ruolo preferito

"È successo tutto così velocemente, ma è stato molto bello". Commenta così l'approdo alla Juventus Carlos Alcaraz, che si è ufficialmente unito alla squadra di Allegri dove resterà almeno fino al termine della stagione. Il centrocampista argentino classe 2002 - sbarcato a Torino l'1 febbraio - è stato prelevato dal Southampton in prestito con diritto di riscatto. La cifra dell'eventuale riscatto è fissata a 49,5 milioni.

"Sceglievo la Juve alla PlayStation"

"Dopo essere stato informato dal mio procuratore, ho cercato di mantenere la calma - ha detto Alcaraz ai canali ufficiali del club - . Non era detto che andasse tutto a buon fine, ma alla fine per fortuna è successo. Sono molto contento di questi miei primi giorni in un grande club come la Juventus. La mia prima sensazione? È stato impressionante, essere qui è un sogno. So che dovrò impegnarmi molto per centrare gli obiettivi sia della Juve che individualmente. Sceglievo la Juventus quando giocavo alla PlayStation, è molto bello per me essere qui ad allenarmi".

"A centro campo gioco sia a sinistra che a destra"

Alcaraz si è poi detto onorato di essere entrato a far parte del club dei giocatori argentini che hanno indossato la maglia bianconera tra cui Tevez, Higuain, Dybala, Di Maria, Soulé, Paredes e Barrenechea. "È un onore indossare questa maglia come gli altri giocatori argentini che sono passati di qui. Ho visto molte delle partite in cui hanno giocato Di Maria, Paredes e Dybala. Il mio ruolo? Ho sempre giocato a centrocampo, sia a sinistra che a destra. È il ruolo in cui mi trovo meglio. Vengo con molta grinta e voglia di giocare e di vincere. Sono molto competitivo, non mi piace perdere. Darò il massimo per me e per il club", ha aggiunto.

"Il mio idolo? CR7"

"Da bambino mi è sempre piaciuto Cristiano Ronaldo. È sempre stata una fonte di ispirazione, per me come per molti altri giocatori. In Argentina, quando ho iniziato a giocare nel Racing, mi piaceva molto un mio compagno che si chiama Matias Zaracho. Mi piaceva come giocava e lo osservavo mentre facevo il raccattapalle o quando si allenava. Ronaldo però resta il giocatore che mi ha ispirato di più. Se ho un soprannome? Sì, Charly", ha concluso.