Szczesny-Juve, il punto sul futuro: strada in salita, cosa gli chiede il club

Il portiere polacco ha dimostrato di essere decisivo anche contro l'Inter: leader tra i pali e negli spogliatoi, Tek vorrebbe chiudere la carriera a Torino

TORINO - Tra poco più di due mesi Wojciech Szczesny compirà 34 anni: un’età che, per un portiere, rappresenta il pieno della maturità e sicuramente non l’inizio della fase calante. Il polacco lo ha ampiamente dimostrato nella sfida di San Siro: tre parate nell’impegnativo derby d’Italia, due delle quali a distanza ravvicinata su Barella e Arnautovic, hanno dimostrato quanto possa essere decisivo il polacco, tanto da meritarsi il titolo di migliore della serata tra i bianconeri e gli elogi dello stesso tecnico dell’Inter Simone Inzaghi.

Szczesny, affidabilità e carisma

Szczesny conferma così di essere ancora un top nel suo ruolo, anche se talvolta viene sottovalutato: in questa stagione ha “toppato” in una sola partita, la sconfitta per 4-2 in casa del Sassuolo, dove i suoi errori sono andati ad aggiungersi alla prova complessiva insufficiente della squadra. Una giornata negativa capita anche al migliore bomber, tanto più che Szczesny si è immediatamente riscattato infilando una serie di sei partite consecutive senza incassare reti, esibendosi anche in prodezze, a Bergamo, contro il Milan e il Napoli, tanto per citarne alcune, in cui ha salvato il risultato e portato punti in classifica. L’affidabilità e la solidità tra i pali va poi di pari passo con il carisma del numero uno nello spogliatoio. Schietto, ironico e mai banale, quella del portiere polacco è una voce ascoltata dalla squadra: da erede di Gigi Buffon, di cui ha fatto il vice nel suo primo anno (2017-18) di Juventus, è diventato uno dei punti di riferimento per il nuovo ciclo bianconero. L’estremo difensore è un personaggio frizzante anche nelle interviste: sagace, intelligente e talvolta pungente, padroneggia così bene l’italiano da far invidia a molti suoi colleghi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Szczesny e il rinnovo: cosa chiede la Juve

Al settimo anno di Juventus, il contratto di Szczesny scade nel 2025 dopo il rinnovo automatico scattato nella scorsa stagione in base alle presenze accumulate. Il portiere ha più volte ribadito di voler chiudere la carriera con la maglia bianconera e la stessa dirigenza juventina vorrebbe tenersi ancora stretto il giocatore: un’unità di intenti che deve però affrontare il nodo ingaggio. L’ex Roma e Arsenal fa infatti parte della vecchia guardia che ha “strappato” negli anni passati stipendi molto alti: è terzo dietro a Dusan Vlahovic e Adrien Rabiot con un ingaggio netto che si aggira intorno ai 6,5 milioni, una cifra significativa per le casse bianconere.

Per rinnovare per un’altra, o più, stagione la società gli chiederà una riduzione dello stipendio seguendo la politica di abbattimento dei costi del monte ingaggio e in virtù anche dell’età del portiere. Il rinnovo del portiere sarà un tema che terrà banco nei prossimi mesi in casa bianconera. Si tratterà di sedersi intorno a un tavolo e trovare una soluzione gradita ad entrambe le parti per proseguire ancora il cammino insieme. Del resto, ogni estate Szczesny finisce nella lista dei possibili partenti, salvo poi continuare regolarmente con la maglia bianconera. Sul suo futuro il portiere ha le idee chiare: «Non farò come Buffon, non giocherò tanto quanto lui. Voglio restare alla Juventus e poi magari andrò in Spagna dove ho una casa...». Bisognerà vedere se sarà dunque disponibile ad abbassarsi lo stipendio in quello che può essere l’ultimo contratto, per lo meno in uno dei top campionati.

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TORINO - Tra poco più di due mesi Wojciech Szczesny compirà 34 anni: un’età che, per un portiere, rappresenta il pieno della maturità e sicuramente non l’inizio della fase calante. Il polacco lo ha ampiamente dimostrato nella sfida di San Siro: tre parate nell’impegnativo derby d’Italia, due delle quali a distanza ravvicinata su Barella e Arnautovic, hanno dimostrato quanto possa essere decisivo il polacco, tanto da meritarsi il titolo di migliore della serata tra i bianconeri e gli elogi dello stesso tecnico dell’Inter Simone Inzaghi.

Szczesny, affidabilità e carisma

Szczesny conferma così di essere ancora un top nel suo ruolo, anche se talvolta viene sottovalutato: in questa stagione ha “toppato” in una sola partita, la sconfitta per 4-2 in casa del Sassuolo, dove i suoi errori sono andati ad aggiungersi alla prova complessiva insufficiente della squadra. Una giornata negativa capita anche al migliore bomber, tanto più che Szczesny si è immediatamente riscattato infilando una serie di sei partite consecutive senza incassare reti, esibendosi anche in prodezze, a Bergamo, contro il Milan e il Napoli, tanto per citarne alcune, in cui ha salvato il risultato e portato punti in classifica. L’affidabilità e la solidità tra i pali va poi di pari passo con il carisma del numero uno nello spogliatoio. Schietto, ironico e mai banale, quella del portiere polacco è una voce ascoltata dalla squadra: da erede di Gigi Buffon, di cui ha fatto il vice nel suo primo anno (2017-18) di Juventus, è diventato uno dei punti di riferimento per il nuovo ciclo bianconero. L’estremo difensore è un personaggio frizzante anche nelle interviste: sagace, intelligente e talvolta pungente, padroneggia così bene l’italiano da far invidia a molti suoi colleghi.

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