Juve, la profezia di Allegri si è avverata: la differenza con lo scorso anno

La maxi frenata bianconera con Empoli, Inter, Udinese e Verona preoccupa: da 15 punti in 5 partite a 2 in 4

Allegri lo ha ripetuto più volte, anche quando, dopo la vittoria di Lecce del 21 gennaio, la Juventus sembrava destinata a lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata: i bianconeri devono guardare alla distanza dal quinto posto, non ad altro. E alla fine, a furia di dirlo, la Juventus si è davvero ritrovata a doversi guardare le spalle. Il ritmo delle ultime quattro partite impone riflessioni e calcoli di classifica sulla quota Champions, non più su quella tricolore: due punti in 360 minuti è un passo da retrocessione, dopo aver invece viaggiato ad alta velocità da Frecciarossa a cavallo tra l’antivigilia di Natale e la fine di gennaio. In poco più di un mese i bianconeri avevano messo in cassaforte 15 punti in 5 partite, poi è arrivato il punto con l’Empoli e il conseguente buio: prima della sconfitta di San Siro, la Juventus aveva perso solo con il Sassuolo a settembre.

Juventus, il Frosinone per ripartire

Due sconfitte consecutive (Inter e Udinese) e il tormentato pareggio di Verona hanno spinto la Juventus in un vortice dal quale è necessario uscire il più in fretta possibile, calendario alla mano: già con il Frosinone domenica. Perché l’Atalanta quarta si è portata a -9 con una partita da recuperare (a San Siro con l’Inter) e la quinta, ora come ora il Bologna, è sempre a -9 dalla squadra di Allegri: insomma, il rumore dei nemici (sportivamente parlando) comincia a sentirsi dalle parti della Continassa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, il confronto con la stagione scorsa

Non succedeva dall’aprile 2023 che la Juventus in campionato non vincesse per quattro partite consecutive: quasi un anno fa però la Juventus viveva una delle situazioni più surreali della sua storia, con l’ombra della penalizzazione e i guai fuori dal campo. Erano arrivate tre sconfitte (Lazio, Sassuolo e Napoli) e un pari (Bologna): stavolta il filotto di non vittorie comprende due sconfitte e due pareggi, ma in gare - Inter a parte - con tre squadre pericolanti.

Il caos dell’anno scorso non era un semplice alibi mentre la brusca frenata di questa stagione è difficile da giustificare: la verità è che la Juventus ha 4 punti in più rispetto all’anno scorso dopo 25 giornate - ovviamente senza calcolare penalizzazioni, tenendo conto solo dei risultati sul campo - pochi se si pensa appunto a tutto quello che la Juventus aveva dovuto affrontare. Ora il cambio di rotta è necessario perché perdere il posto in Champions è un lusso che, bilanci alla mano, il club non può permettersi.

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Allegri lo ha ripetuto più volte, anche quando, dopo la vittoria di Lecce del 21 gennaio, la Juventus sembrava destinata a lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata: i bianconeri devono guardare alla distanza dal quinto posto, non ad altro. E alla fine, a furia di dirlo, la Juventus si è davvero ritrovata a doversi guardare le spalle. Il ritmo delle ultime quattro partite impone riflessioni e calcoli di classifica sulla quota Champions, non più su quella tricolore: due punti in 360 minuti è un passo da retrocessione, dopo aver invece viaggiato ad alta velocità da Frecciarossa a cavallo tra l’antivigilia di Natale e la fine di gennaio. In poco più di un mese i bianconeri avevano messo in cassaforte 15 punti in 5 partite, poi è arrivato il punto con l’Empoli e il conseguente buio: prima della sconfitta di San Siro, la Juventus aveva perso solo con il Sassuolo a settembre.

Juventus, il Frosinone per ripartire

Due sconfitte consecutive (Inter e Udinese) e il tormentato pareggio di Verona hanno spinto la Juventus in un vortice dal quale è necessario uscire il più in fretta possibile, calendario alla mano: già con il Frosinone domenica. Perché l’Atalanta quarta si è portata a -9 con una partita da recuperare (a San Siro con l’Inter) e la quinta, ora come ora il Bologna, è sempre a -9 dalla squadra di Allegri: insomma, il rumore dei nemici (sportivamente parlando) comincia a sentirsi dalle parti della Continassa.

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