Scelta di cuore
Ma è evidente che la molto ipotetica scelta del francese dovrebbe essere supportata da ragioni unicamente di cuore e non di testa. E men che meno di portafoglio, dato che nella sua seconda esperienza al Real Madrid percepiva uno stipendio da 12 milioni netti a stagione: quanto di più distante dalle possibilità e dalle intenzioni maturate negli uffici della Continassa in questi mesi. La fase storica di severa razionalizzazione dei costi, vieppiù, impedirebbe voli pindarici nell’allestimento della prossima rosa, che ben poco potrà avere a che fare – a prescindere dalla guida tecnica – con la collezione di “galacticos” con cui il transalpino ha sollevato al cielo tre Champions League di fila tra il 2016 e il 2018.
"La Serie A ha sempre fascino"
E quindi? E quindi resta il fascino di un grande sogno, perché il calcio è anche quello, soprattutto per i tifosi. Pure in presenza di un sogno realizzabile forse più dopodomani che già domani. E resta il dolce sapore delle frasi romane di Zidane, articolate appena con qualche parola in più: «La Serie A per me ha sempre fascino: agli italiani piace il calcio e a me piace la gente appassionata», ha aggiunto lunedì sera. E resta, anche, il legame a doppio filo con Torino da parte di un fuoriclasse del pallone che ha saputo reinventarsi anche fuoriclasse della panchina, oggi senza contratto e poco affascinato dalla sussurrata prospettiva di prendere il timone di un Bayern Monaco che pare aver perso la rotta.