Barido, la nuova stella Juve dopo Yildiz: già previsto il salto di categoria

Per il fantasista argentino ufficializzato sabato scorso, debutto con gol in Under 16 contro il Modena a distanza di 24 ore: il profilo

Mancino a giro sul secondo palo e gol. Francisco Barido si è presentato così al mondo bianconero, con un colpo alla Dybala con cui condivide già un bel pezzo di soprannome: la nuova Joya. La prima rete in maglia Juve il classe 2008 l’ha messa a segno nel 4-1 contro il Modena, con l’Under 16 di mister Grauso, a poche ore dall’ufficialità del suo trasferimento. Sabato scorso è arrivata formalmente la firma sul contratto che lo lega alla Vecchia Signora fino al 2026. E il giorno dopo si è visto il primo sigillo sul campo di Vinovo, un gol che è valso il poker contro gli emiliani dopo il debutto dalla panchina nella ripresa.

Barido va di corsa: la prima perla in maglia Juve è un gol alla Dybala

Barido, un mix tra Dybala e Soulé: le caratteristiche

Argentino, sinistro di piede, Barido è giunto dal Boca Juniors e ha già vestito la maglia dell’Under 15 della nazionale Albiceleste. Ama giocare tra le linee sulla trequarti dove si esalta con dribbling, sterzate e serpentine grazie a velocità e spiccate doti tecniche. Francisco ricorda il primo Dybala e l’attuale Soulé per fisionomia, caratteristiche e posizione in campo. Come entrambi è argentino ma comunitario in virtù del doppio passaporto, per via delle origini croate della madre.

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Barido, da Buenos Aires a Torino

E come avvenuto con l’attaccante oggi in prestito al Frosinone, arrivato in bianconero a 17 anni dal Vélez Sarsfield, la Juve ha giocato d’anticipo anche con Barido e per lui sta già pensando a un rapido salto verso l’Under 17 di Rivalta. Francisco Martin Barido - nome completo - è cresciuto prima tra i baby del Cultural Mármol e poi nelle giovanili del del Boca grazie all’intuizione di Roberto Madoery, tecnico degli esordienti degli Xeneizes. A Buenos Aires si è messo in mostra per le sue straordinarie abilità palla al piede vestendo la maglia numero 10 delle giovanili. L’approdo a Torino è avvenuto dopo il lungo e tradizionale iter previsto per i trasferimenti internazionali e il relativo via libera da parte della Fifa.

Gli idoli di Barido

Barido si ispira calcisticamente a Leo Messi e a Ronaldinho, dando un’occhiata ai video delle sue giocate su YouTube si capisce anche il perché. Fuori dal campo invece il suo idolo è papà Javier, con cui il giovane è arrivato a Torino nei giorni scorsi per stabilirsi assieme a tutta la famiglia che ha scelto di lavorare e vivere nel nostro Paese. Il 16enne ha lasciato il Boca Juniors a parametro zero (indennizzo Fifa escluso a carico della Juve) non avendo l’età per siglare il primo contratto da professionista. Lo ha fatto grazie al lavoro di Massimiliano Scaglia, responsabile del settore giovanile Juventus, e dei suoi collaboratori sempre attenti alle opportunità che lo scouting è in grado di offrire. L’accordo tra il club e l’entourage del calciatore risale già allo scorso gennaio, mese di nascita del ragazzo: Francisco è nato il giorno di capodanno di 16 anni fa. E il suo battesimo in bianconero è già diventato una festa.

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Mancino a giro sul secondo palo e gol. Francisco Barido si è presentato così al mondo bianconero, con un colpo alla Dybala con cui condivide già un bel pezzo di soprannome: la nuova Joya. La prima rete in maglia Juve il classe 2008 l’ha messa a segno nel 4-1 contro il Modena, con l’Under 16 di mister Grauso, a poche ore dall’ufficialità del suo trasferimento. Sabato scorso è arrivata formalmente la firma sul contratto che lo lega alla Vecchia Signora fino al 2026. E il giorno dopo si è visto il primo sigillo sul campo di Vinovo, un gol che è valso il poker contro gli emiliani dopo il debutto dalla panchina nella ripresa.

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