Barido, da Buenos Aires a Torino
E come avvenuto con l’attaccante oggi in prestito al Frosinone, arrivato in bianconero a 17 anni dal Vélez Sarsfield, la Juve ha giocato d’anticipo anche con Barido e per lui sta già pensando a un rapido salto verso l’Under 17 di Rivalta. Francisco Martin Barido - nome completo - è cresciuto prima tra i baby del Cultural Mármol e poi nelle giovanili del del Boca grazie all’intuizione di Roberto Madoery, tecnico degli esordienti degli Xeneizes. A Buenos Aires si è messo in mostra per le sue straordinarie abilità palla al piede vestendo la maglia numero 10 delle giovanili. L’approdo a Torino è avvenuto dopo il lungo e tradizionale iter previsto per i trasferimenti internazionali e il relativo via libera da parte della Fifa.
Gli idoli di Barido
Barido si ispira calcisticamente a Leo Messi e a Ronaldinho, dando un’occhiata ai video delle sue giocate su YouTube si capisce anche il perché. Fuori dal campo invece il suo idolo è papà Javier, con cui il giovane è arrivato a Torino nei giorni scorsi per stabilirsi assieme a tutta la famiglia che ha scelto di lavorare e vivere nel nostro Paese. Il 16enne ha lasciato il Boca Juniors a parametro zero (indennizzo Fifa escluso a carico della Juve) non avendo l’età per siglare il primo contratto da professionista. Lo ha fatto grazie al lavoro di Massimiliano Scaglia, responsabile del settore giovanile Juventus, e dei suoi collaboratori sempre attenti alle opportunità che lo scouting è in grado di offrire. L’accordo tra il club e l’entourage del calciatore risale già allo scorso gennaio, mese di nascita del ragazzo: Francisco è nato il giorno di capodanno di 16 anni fa. E il suo battesimo in bianconero è già diventato una festa.