Huijsen, le profezie di Montero e De Rossi e il cambio ruolo: cosa farà la Juve

Il tecnico della Roma ha detto parole importanti sul difensore bianconero e ha ipotizzato una novità per la sua carriera

Data: un anno e mezzo fa. Scena: un vecchio dirigente della Juventus Anni 90 incontra Paolo Montero, allenatore della Primavera. Saluti. Complimenti. Poi la battuta: «Certo, che è facile vincere con quel fenomenino di Yildiz che fa un gol a partita, vero Paolo?». Risposta: «Vero dottore, Yildiz è fortissimo, ma ce n'è uno ancora più forte. Il fenomeno è Huijsen, lui è un top assoluto».

A distanza di diciotto mesi, la profezia di Montero sul giocatore, che era la killer application della sua Primavera, è stata in qualche modo confermata da Daniele De Rossi, che qualche giorno fa, a una precisa domanda di un cronista sul giovanissimo difensore olandese, ha detto: «Non ci sono limiti, perché ha un livello di conoscenza, di lettura, di gioco, che difficilmente insegni a un giocatore in prima squadra. È qualcosa che lui ha dentro, per me potrebbe fare il centrocampista, giocare davanti alla difesa. È uno che ha letture, sia di traiettoria che di giocate, da giocatore 30enne a fine carriera che si gestisce e legge bene tutte le situazioni».

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Huijsen, Yildiz e l'infortunio di Chiesa

E, infatti, c'è qualcuno che sta pensando che un cambio di ruolo potrebbe essere all'orizzonte del ragazzo, anche alla luce di certe distrazioni in fase difensiva che, in questo momento, sono il più grande difetto da correggere in lui. Il suo destino tattico lo deciderà l'allenatore della Juventus nella prossima stagione, perché il suo ritorno a Torino è scontato, così come l'inserimento in pianta stabile nella rosa della prima squadra, come difensore o, chissà, come centrocampista.

E Yildiz? Come vive l'esplosione romana del suo amico? Benissimo. I due sono molto legati e si sentono praticamente tutti i giorni, l'uno è il più grande tifoso dell'altro. E domenica sera, quando Yildiz, visto l'infortunio di Chiesa, potrebbe essere titolare al Maradona contro il Napoli, avrà uno spettatore da Roma che farà un tifo indiavolato per vedere un suo gol.

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Data: un anno e mezzo fa. Scena: un vecchio dirigente della Juventus Anni 90 incontra Paolo Montero, allenatore della Primavera. Saluti. Complimenti. Poi la battuta: «Certo, che è facile vincere con quel fenomenino di Yildiz che fa un gol a partita, vero Paolo?». Risposta: «Vero dottore, Yildiz è fortissimo, ma ce n'è uno ancora più forte. Il fenomeno è Huijsen, lui è un top assoluto».

A distanza di diciotto mesi, la profezia di Montero sul giocatore, che era la killer application della sua Primavera, è stata in qualche modo confermata da Daniele De Rossi, che qualche giorno fa, a una precisa domanda di un cronista sul giovanissimo difensore olandese, ha detto: «Non ci sono limiti, perché ha un livello di conoscenza, di lettura, di gioco, che difficilmente insegni a un giocatore in prima squadra. È qualcosa che lui ha dentro, per me potrebbe fare il centrocampista, giocare davanti alla difesa. È uno che ha letture, sia di traiettoria che di giocate, da giocatore 30enne a fine carriera che si gestisce e legge bene tutte le situazioni».

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