Da Szczesny a Kean
Dai portieri agli attaccanti, non c’è reparto juventino che non abbia dovuto fare i conti con le botte. A cominciare da Szczesny, costretto a saltare il debutto stagionale allo Stadium, il 27 agosto contro il Bologna (e anche la successiva gara con l’Empoli), perché prende un colpo in allenamento. Stessa sorte capitata al compagno di reparto Perin, che si ferma il 5 febbraio per un lieve trauma al ginocchio, dovuto a una botta in allenamento, che gli procura una lesione al legamento dalla quale non è ancora guarito.
Anche la botta rimediata a Verona ha costretto Danilo a saltare la partita casalinga con il Frosinone: se il brasiliano torna tra i convocati per la trasferta a Napoli vuol dire che la sua assenza si è limitata a una sola giornata. Tra tutti, però, chi ha pagato di più è Moise Kean: la sua stagione è già iniziata in ritardo perché salta la prima partita, a Udine, preservato in via precauzionale per un colpo preso in allenamento. Sembra una cosa da nulla, invece ha conseguenze devastanti: un mese dopo, altro stop di un turno, per il riacutizzarsi del dolore alla tibia. Che si rifa vivo a metà dicembre, e questa volta Moise si ferma un mese per poi cominciare la riatletizzazione. In totale, manca alla Juventus da 11 giornate di campionato.