La Juventus non va oltre il 2-2 contro Atalanta e viene superata in classifica dal Milan. A Massimiliano Allegri non bastano i gol di Cambiaso e Milik che avevano ribaltato l'iniziale rete di Koopmeiners: è sempre l'olandese a firmare la personale doppietta che sigilla il pari all'Allianz Stadium. Ora in classifica i bianconeri sono terzi, a quota 58 punti, a una lunghezza di distanza dai rossoneri che hanno sconfitto l'Empoli a San Siro. Ecco voti e giudizi della Juve dopo il pari contro gli uomini di Gasperini.
Juve e Allegri, il grande boh. Non si capisce più cosa sia questa squadra
Juve-Atalanta, le pagelle
Szczesny 6
Paratissima su Scamacca in allungo, in avvio di ripresa. Sui gol di Koop non può trasformarsi in Superman.
Gatti 5.5
Preso di infilata sul 2-2, non solo per colpa sua. Decisamente meglio quando prova a sganciarsi, da attaccante aggiunto.
Bremer 6.5
Chissà se gli osservatori del Manchester United, annunciati allo Stadium, hanno preso appunti: nell’uno contro uno è dominante. Unico neo del primo tempo è il fallo al limite dell’area che porta all’1-0 atalantino, però è un peccato veniale rispetto all’impatto del brasiliano sull’intero reparto bianconero.
Danilo 6
Torna a prendersi la fascia da capitano e la maglia da titolare, dopo la breve apparizione a Napoli: Allegri ha bisogno della sua esperienza e del suo carisma in questa fase complicata della stagione. In difesa regge bene, in proiezione offensiva prova sfruttare le doti balistiche da lontano, con scarsa fortuna.
Cambiaso 6.5
Non sa bene da che parte andare: quando si accentra, qualcosa combina, ma dovrebbe spingere come un treno sulla destra e invece si vede poco o niente. Almeno fino al 21’ della ripresa, quando si imbuca a sinistra e di punta, da fuoriclasse di calcio a 5 non lascia scampo a Carnesecchi.
Weah (38’ st) ng
McKennie 7.5
Eroico per dedizione alla causa e qualità nelle giocate, con pure due assist pazzeschi. Si vede chiaramente che non è nelle migliori condizioni: oltre a non effettuare le sue famose rimesse laterali a lunga gittata, cerca di evitare cadute per non correre rischi con una spalla fuori uso. Nonostante ciò, è un combattente nato e nell’emergenza Allegri non può farne a meno.
Yildiz (43’ st) ng
Locatelli 5.5
Non sempre fa le cose per bene: qualche tocco impreciso di troppo, tanto dinamismo ma poca qualità nella giocata rispetto al solito.
Miretti 6
Nella prima frazione decisamente il più vivo della squadra: sbaglia qualcosa, ma almeno ci prova, dà energia, ci crede. Cerca anche il gol di testa, che non è proprio la specialità della casa, ma trova un attento Carnesecchi a respingere la conclusione. Cala sensibilmente alla distanza.
Nicolussi Caviglia (31’ st) 5.5
Rischia di combinare un bel guaio con una palla persa sanguinosa.
Iling Jr 6
Prestazione a due facce: primo tempo in cui quasi quasi fa rimpiangere Kostic, nel secondo invece mette il turbo e ispira il 2-1.
Alex Sandro (38’ st) ng
Milik 6.5
«Farà una grande partita», era stata la previsione di Allegri prima del match. E il polacco non perde l’opportunità creatasi per la squalifica di Vlahovic: il sinistro del 2-1, su assist di petto di McKennie, fa esplodere lo Stadium. Tuttavia fino al gol dell’illusione non è che impressioni più di tanto.
Kean (31’ st) 5.5
Non sfrutta un’occasione d’oro nel recupero.
Chiesa 6
Sale di intensità nel secondo tempo, ma troppo spesso si mette in proprio e la sua partita si trasforma in un solitario. Ma quando fraseggia con i compagni torna il Fede decisivo che i tifosi amano: l’azione con McKennie per il pareggio è da manuale.
All. Allegri 5.5
Con i cambi non trova lo sprint per portare a casa la vittoria: il conteggio dei punti dice che sono 5 nelle ultime 6 partite. E per il secondo posto il Milan ha messo la freccia.
Danilo 6
Torna a prendersi la fascia da capitano e la maglia da titolare, dopo la breve apparizione a Napoli: Allegri ha bisogno della sua esperienza e del suo carisma in questa fase complicata della stagione. In difesa regge bene, in proiezione offensiva prova sfruttare le doti balistiche da lontano, con scarsa fortuna.