«Se non hai i grandi giocatori che fanno la differenza in campo, diventa difficile fare grossi risultati. E oggi la Juve non ha i campioni del passato sia tra i titolari sia tra coloro che entrano a gara in corso. Anzi, dalla panchina difficilmente possono alzare il livello attraverso le sostituzioni». Firmato Franco Causio. Una delle legends della Vecchia Signora. Tanto da totalizzare 447 presenze, corredate da un palmares da urlo: 6 Scudetti, 1 Coppa Italia e 1 Coppa Uefa. Il Barone, com’era soprannominato l’esterno offensivo leccese, resta uno dei campioni più amati della storia juventina. Schietto e mai banale, il Campione del Mondo 1982 scende in campo per analizzare a 360 gradi la stagione bianconera. I tifosi sono preoccupati dell’involuzione della Juve negli ultimi 2 mesi.
La qualificazione alla Champions League è a rischio?
«Credo che alla fine la Juve arriverà comunque in zona Champions. Stanno vivendo un momento difficile, questo è indubbio. Nel calcio le preoccupazioni ci sono sempre, soprattutto quando c’è qualcosa che non va come in questo momento alla Juve. Bisogna capire cosa non sta funzionando». Intanto sta emergendo durante le gare un nervosismo palese da parte di diversi giocatori… «È tutto nella norma, succede sempre quando non arrivano i risultati...».
Come si esce dalla crisi?
«Tocca ai calciatori. Sono loro che adesso devono dare delle risposte. Nei momenti di difficoltà è sempre il gruppo a dover dimostrare di essere coeso e compatto in un’unica direzione. Solo così si superano le difficoltà e si può ripartire verso gli obiettivi da centrare». (continua...)