Pagina 2 | Juve, futuro e cessioni: un protagonista dell'anno scorso verso la Ligue 1

A distanza di appena dodici mesi è cambiato radicalmente lo status juventino di Filip Kostic. L’esterno serbo un anno fa di questi tempi era considerato insostituibile all’interno dello scacchiere bianconero. Prestazioni di alto livello condite da assist vincenti a profusione che l’avevano reso immediatamente un idolo della tifoseria, nonché titolarissimo per Max Allegri. Nella scorsa stagione a 9 giornate dalla fine del campionato l’ex Eintracht aveva segnato 3 reti e fornito 8 assist.

Kostic, numeri diversi quest'anno

Numeri rilevanti che lo avevano elevato al rango di grande colpo di mercato. D’altronde la Juventus se l’era accaparrato dai tedeschi per soli 12 milioni più bonus. Un affarone alla luce del rendimento di Kostic, che quest’anno però non è riuscito a ripetersi. Il calo nelle prestazioni appare vistoso e certificato da numeri impietosi: 0 reti e solo 4 passaggi vincenti. Le sue performance sono dimezzate e adesso la Juve si interroga. Dinanzi a una buona offerta potrebbe lasciare Torino in estate. Kostic è legato al club bianconero fino al 2026 con uno stipendio da 3 milioni annui. Le voci relative alle sirene arabe non hanno trovato grossi riscontri; mentre dalla Premier League al momento non si è andati oltre una prima fase di monitoraggio.

Juve, due club francesi su Kostic

Qualcosa invece si muove Oltrealpe. Dalla Ligue1, infatti, sarebbero partiti i primi sondaggi per il numero 11. Un paio di club francesi avrebbero messo gli occhi sull’esterno mancino. In particolare l’Olympique Marsiglia, alla ricerca di uno specialista nel ruolo. Tra l’altro l’OM vanta ottimi rapporti pure con l’agente del laterale serbo (Alessandro Lucci) come testimonia l’operazione Correa confezionata l’estate scorsa. Lucci e Longoria nelle prossime settimane dovranno fare il punto sul futuro del Tucu (l’obbligo di riscatto dall’Inter scatta solo in caso di qualificazione Champions dei marsigliesi).

L’occasione potrebbe diventare ghiotta pure per approfondire il capitolo Kostic, il cui biennio juventino è stato double face. Stellare il primo anno, deludente il secondo. Tanto da finire ultimamente in panchina. La sensazione è che col rientro in pianta stabile di Chiesa (tende spesso ad allargarsi sulla fascia sinistra) il classe 1993 abbia trovato maggiori difficoltà. Non a caso talvolta finiscono quasi col sovrapporsi e pestarsi i piedi. Se ne sono accorti anche dalle parti della Continassa, dove si stanno guardando intorno e potrebbero valutare l’ingaggio di un altro specialista mancino.