Allegri, la Primavera e la Next Gen
Nelle parole di Allegri emerge, e non è la prima volta, identità di vedute con la società relativamente al percorso necessario ai giovani calciatori per crescere al meglio e in fretta: “In Primavera non c’è bisogno di risultati, né tifosi, né pressioni. Dovrebbero giocarci i ragazzi di 16 o 17 anni, che poi a 18 dovrebbero andare a fare esperienza in Serie C”.
Allegri bis, le richieste della Juve
Relativamente al suo ritorno alla Juve nell'estate 2021, Allegri ha spiegato quali sono state le richieste del club: “Quando sono tornato mi è stato chiesto di ringiovanire la squadra. L’obiettivo era quello di inserire tre giocatori Next Gen ogni anno, abbassare il monte ingaggi e rendere la squadra sostenibile pur rimanendo competitiva”. Su come gestire i calciatori più giovani, Allegri spiega il suo metodo: "Cerchi di sfruttare al massimo i bei momentii, ma sai che dopo un po’ arriva il difficile. Tutti i giovani giocatori ci passano. Miretti e Fagioli lo hanno sperimentato. Anche a Yildiz toccherà. I giovani hanno alti e bassi. Non raggiungono la maturità prima dei 25, 26 anni. Chi ha più forza mentale arriva prima. Il picco di un giocatore non è cambiato. Dicono che tra i 26 e i 30 anni sia l’età migliore perché ormai hai esperienza, sei maturato e migliori. Anche 40 anni fa era così”.