In Italia la memoria non ha cittadinanza per le questioni epocali (dalle stragi nazifasciste a quelle variegate del terrorismo), figuratevi se può avere cittadinanza nelle questioni di calcio ove la visione globale è quella delle talpe e la memoria, appunto, quella dei pesci rossi. Nessuno (o molto pochi) così ricordano che solo pochi mesi fa, all’arrivo di Cristiano Giuntoli, uno dei mood era quello che la nuova dirigenza evitasse contratti e, soprattutto, rinnovi “capestro” che tenevano in ostaggio i conti bianconeri.
I precedenti di Bonucci e Alex Sandro
E, magari, anche certe scelte tecniche come accade per il rinnovo con Leonardo Bonucci fino al 2024 e la necessità successiva di arrivare a una separazione tutt’altro che serena la scorsa estate. Un altro caso scottante è quello di Alex Sandro, il cui contratto si è prolungato automaticamente fino al 30 giugno 2024. Il brasiliano ha goduto di un’opzione inserita nell’ultimo rinnovo e legata al numero delle presenze: raggiunta la quota stabilita, ha usufruito di un altro anno con l’ingaggio da top di 6 milioni e mezzo netti. Un bonus che era già stato inserito, e poi sfruttato, da Cuadrado l’anno precedente.