"Agghiacciante quello che dicono"
Tra gli stralci più pregni d'intensità della conferenza, sicuramente è quello relativo alla credibiltà: "Oggi mi ritrovo che il signor Carob... il signor 'Pippo', 'Pippo', perchè è 'Pippo' per la Procura, non è Filippo Carobbio, è Pippo, perchè ormai siam diventati pappa e ciccia, lo considerano un collaboratore di giustizia. Vedendo che l'han zittito cinque volte e vedendo che l'hanno zittito l'ultima volta il 10 luglio, prima che ascoltassero me, io lo considero più un aggiustatore di presunta giustizia. Il signor Pippo, per la Procura è definito un bugiardo, bugiardo, non credibile, quando dalla Procura Federale Pippo, non Filippo, Pippo Carobbio, persona altamente credibile. Antonio Conte, è poco credibile, non credibile. Allora io penso anche che la credibilità uno la ottiene nella vita, giorno dopo giorno e io nella mia vita penso di aver ottenuto grande credibilità, a differenza di chi si è venduto le partite, ha venduto se stesso, la sua famiglia e i suoi compagni, da tre anni. E io devo sentire lui altamente credibile e io poco credibile, da chi? Dalla Procura Federale".
E a tal proposito: "La sapete la Procura Federale? I metodi della Procura Federale li avete letti? Forse sono passate inosservate le interviste di Locatelli, di Paoloni. A me no. Locatelli e Paoloni che dicono? 'Non abbiamo detto quello che volevano sentirsi dire. Non abbiamo messo dentro nomi importanti per abbassarci la pena'. Questo dicono. Agghiacciante quello che dicono, agghiacciante quello che dicono, però questo non interessa. Ai giustizialisti non interessa questo. Non interessa il modo di fare che ha la Procura".