"Il patteggiamento è un ricatto"
Arriva poi uno dei passaggi più iconici della conferenza di Conte: "Non interessa quando si parla di patteggiamento: il patteggiamento è un ricatto, il patteggiamento è un ricatto che viene fatto purtroppo dai nostri stessi avvocati. Io innocente, devo sentire dal mio avvocato...'Sai, forse, visto questa giustizia che non ci permette di difenderci, di dimostrare la tua innocenza appieno, perché dobbiamo rischiare? Patteggiamo'. Io innocente, io e come tantissimi altri, perché c'è stata la rincorsa al patteggiamento. Il patteggiamento è un ricatto, bello e buono, da questa giustizia. È una vergogna, è una vergogna. Oggi lo posso dire perchè è finito tutto. Finito, tra virgolette, con loro. Perchè c'è ancora un altro appello. Per fortuna è finito con loro. Novara-Siena: accusa infamante per me, per qualsiasi allenatore. Hanno minato la mia credibilità nei confronti di uno spogliatoio".
È a questo punto che Conte ci tiene a precisare: "Però chi mi ha avuto, i miei calciatori, sanno chi è Antonio Conte, così come sanno i calciatori della Juventus chi è Antonio Conte. Non mi ha mai creato problemi, nonostante le notizie sono uscite durante il campionato, notizie false. Oggi dico che si tratta di notizie false, era così prima, però non potevo dirlo. Un'accusa, un'infamia per l'allenatore, che deve essere il leader, deve trasmettere valori positivi, deve trasmettere la vittoria in campo".