Allegri: “Se sono bravo? Non tocca dirlo a me”. E sul futuro in dirigenza…

Il tecnico della Juve parla alla vigilia della delicata sfida di campionato contro la Fiorentina

TORINO - Dopo il prezioso successo nel match di andata della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, la Juventus è chiamata a ripartire anche in campionato. La crisi degli ultimi due mesi potrebbe essere stata lasciata definitivamente alle spalle dalle reti di Chiesa e Vlahovic che hanno avvicinato la Vecchia Signora alla possibilità di giocarsi la finale all'Olimpico per alzare al cielo un trofeo.

Allegri, ancora a secco di trofei dal suo ritorno alla Juve, ha parlato di una fiducia ritrovata dopo il 2-0 allo Stadium. Il tecnico bianconero ha però ricordato che l'obiettivo principale resta la Champions. C'è infatti un terzo posto da difendere con il Bologna che è sempre più vicino - gli uomini di Thiago Motta sono attesi domani sul campo del Frosinone -  e la Vecchia Signora non vuole scivolare ulteriormente all'indietro, soprattutto per evitare nel finale di stagione spiacevoli sorprese. Il tutto passa da Torino e dalla super sfida contro la Fiorentina di Italiano.

Juventus-Fiorentina, curiosità e statistiche

Quanto è stato importante il secondo tempo contro la Lazio? 

"È stata importante tutta la partita, siamo tornati alla vittoria. Abbiamo giocato il primo round. Poi dobbiamo affrontare il ritorno. Ora dobbiamo pensare al campionato, sistemando e consolidando la nostra posizione".

La vittoria contro la Lazio è servita a ridare entusiasmo?

"Le vittorie aiutano e danno fiducia, vedi le cose in un modo diverso. E' una vittoria in Coppa Italia, ora abbiamo 8 partite in campionato e dobbiamo centrare l'obiettivo principale che è la Champions".

Una nuova Juventus, gli obiettivi di mercato

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Il distacco con l'Inter è di 20 punti. È una fotografia reale? 

"I numeri sono quelli che contano, il campionato ti dice il valore reale delle squadre. Non dobbiamo pensare a questi 20 punti, ma a quelli che ci mancano per entrare in Champions".

Al termine del suo percorso, se le venisse proposto un discorso diverso da quello di allenatore le farebbe piacere?

"No, in questo momento mi diverte ancora molto fare l'allenatore. Continuerò a farlo".

Lavorerebbe meglio con una parola più certa da parte della società sul rinnovo?

"Lavoro molto bene lo stesso, il mio unico pensiero è quello di centrare gli obiettivi insieme alla squadra, siamo concentrati su questo. C'è da lottare e faticare, specialmente in campionato. L'unico pensiero che ho è quello di finire la stagione nel migliore dei modi".

In campionato qualcosa dietro il terzo posto non sarebbe soddisfacente?

"La società aveva l'obiettivo di entrare in Champions League. Ci siamo, ma abbiamo bruciato tanti punti. Da qui alla fine le difficoltà ci saranno tra partite complicate e scontri diretti, bisogna arrivarci, in un modo o nell'altro".

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Capitolo Vlahovic: la coppia con Chiesa può darvi qualche cosa in più?

"Sono giocatori che hanno bisogno di mettere dentro partite, partite internazionali che servono per crescere. Vlahovic sta crescendo. Abbiamo soluzioni importanti davanti, sono ragazzi che crescono giocando".

Cosa teme della Fiorentina? Avete fatto autocritica?

"È una squadra spregiudicata, gioca e offende. Sono gare difficili. Perché abbiamo perso punti? Ci sono diversi motivi, domani abbiamo la possibilità di consolidare la nostra posizione, con l'idea chiara, in totale serenità, che abbiamo otto partite per centrare il nostro obiettivo".

Oggi la Juve vale di più rispetto all'inizio del campionato?

"È semplice. Ci sono giocatori bravi che più giocano e più migliorano. Ecco perché è fondamentale arrivare in Champions. L'anno prossimo ci sarebbero delle partite in Europa. Un'opportunità per crescere per chi ha disputato meno partite internazionali".

È soddisfatto dei tre anni alla Juve? Ci sono partite che rappresentano un rimpianto? Siviglia per esempio.

"Lì perdemmo ai supplementari per un tiro da fuori, se ricordo bene. Sai quante ne ho sbagliate e quante ne sbaglierò. Il calcio è bello perché nel post tutti dicono: avrei fatto questo o quell'altro. Ma poi quando siamo li ci vuole un secondo per decidere. Ma sai quante volte ho sbagliato e sbaglierò nelle scelte, nella formazione e in tutte le cose. Il calcio è bello per questo. Però sul lavoro non sono io che devo dire se sono bravo o non sono bravo. Io lavoro, mi diverto, ho molta passione e cerco di fare il meglio possibile mettendo tutto quello che ho dentro. Poi come tutti sbagliamo".

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Come sta Milik?

"Domani Milik è l'unica assenza, tra 15-20 giorni potrà essere a posto. Sta lavorando, speriamo di riaverlo presto, ma ancora non ha fatto nulla con la squadra".

La formazione sarà la stessa di martedì con la Lazio?

"Non ho ancora deciso, domani mattina abbiamo l'ultimo allenamento e possono succede tante cose perché ci sono un po' di virus in giro e non si sa mai. Domattina li vedo e se sono tutti sani, deciderò. Però la squadra sta molto bene fisicamente. La vittoria ci dà fiducia, bisogna affrontare una partita contro la Fiorentina in modo giusto ma soprattuto dal punto di vista caratteriale perchè l'altro giorno rispetto alla partita di Roma contro la Lazio, abbiamo vinto tutti i contrasti e non è un dato da poco".

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TORINO - Dopo il prezioso successo nel match di andata della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, la Juventus è chiamata a ripartire anche in campionato. La crisi degli ultimi due mesi potrebbe essere stata lasciata definitivamente alle spalle dalle reti di Chiesa e Vlahovic che hanno avvicinato la Vecchia Signora alla possibilità di giocarsi la finale all'Olimpico per alzare al cielo un trofeo.

Allegri, ancora a secco di trofei dal suo ritorno alla Juve, ha parlato di una fiducia ritrovata dopo il 2-0 allo Stadium. Il tecnico bianconero ha però ricordato che l'obiettivo principale resta la Champions. C'è infatti un terzo posto da difendere con il Bologna che è sempre più vicino - gli uomini di Thiago Motta sono attesi domani sul campo del Frosinone -  e la Vecchia Signora non vuole scivolare ulteriormente all'indietro, soprattutto per evitare nel finale di stagione spiacevoli sorprese. Il tutto passa da Torino e dalla super sfida contro la Fiorentina di Italiano.

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Quanto è stato importante il secondo tempo contro la Lazio? 

"È stata importante tutta la partita, siamo tornati alla vittoria. Abbiamo giocato il primo round. Poi dobbiamo affrontare il ritorno. Ora dobbiamo pensare al campionato, sistemando e consolidando la nostra posizione".

La vittoria contro la Lazio è servita a ridare entusiasmo?

"Le vittorie aiutano e danno fiducia, vedi le cose in un modo diverso. E' una vittoria in Coppa Italia, ora abbiamo 8 partite in campionato e dobbiamo centrare l'obiettivo principale che è la Champions".

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