TORINO - L’alba di una nuova era. La Juventus si appresta ad accogliere nei prossimi giorni il nuovo Responsabile del Settore Giovanile. La scelta è ricaduta su uno dei guru dei vivai italiani, ovvero Michele Sbravati che al Genoa negli ultimi quindici anni ha realizzato un lavoro straordinario rendendo quello del Grifone uno dei vivai più importanti d’Italia. Tantissimi i talenti scovati e lanciati in questi tre lustri al comando delle squadre giovanili rossoblù: da Perin a El Shaarawy passando per Cambiaso e Pellegri fino a Rovella, Sturaro e Mandragora. Insomma, l’elenco è bello corposo e permetterebbe tranquillamente di creare oggi una squadra in grado di ben figurare nell’attuale Serie A. Ecco perché Cristiano Giuntoli l’ha voluto a tutti i costi con sè alla Juve. Una fiducia che affonda le radici addirittura negli anni Novanta, quando i due facevano coppia al centro della difesa dell’Imperia.
"Vi spiego il Business Plan Juve e perché Giuntoli deve vendere per comprare"
Sbravati-Juve e il colpo Pipitò
Sbravati nei prossimi giorni si separerà dal club ligure (il suo contratto è in scadenza nel 2025) per abbracciare la società bianconera. Ma non intende presentarsi a mani vuote nella sua nuova avventura e sta già progettando un grande colpo: assicurarsi il talento italiano Under 14 più forte in circolazione. Identikit che porta dritti a un unico nome secondo gli esperti di calcio giovanile e gli addetti ai lavori: Giuseppe Pipitò del Palermo. Uno che non a caso gioca già insieme a compagni e contro avversari di due anni più grandi. Facendo spesso e volentieri letteralmente la differenza.
Chiesa-Juve, le tre ipotesi: tra aumento sostanziale e l'idea che non attira