“Monsieur Lille”, il presidente dei “mastini” biancorossoblù Olivier Létang, è nato 51 anni fa a Le Mans e come i bolidi che sfrecciano sul circuito francese nella celebre “24 Ore” corre (quasi) 24/7 per rendere la sua “équipe” sempre più competitiva. Un lavoratore instancabile. È il presidente in attività – in carica dal dicembre 2020 – che ha vinto più trofei tra i club di Ligue 1 dopo il miliardario qatariota Al Khelaifi del PSG. Alla vigilia dell’eurosfida con la Juve, il “Signor Lilla” ci ha concesso un’intervista esclusiva.
Poco meno di tre anni fa lei è stato eletto “Golden President” dalla “Giuria di Leggende” di Tuttosport. Che ricordo serba di quel premio?
«È una cerimonia che per me è già passata da un pezzo... Il riconoscimento mi ha commosso ma, onestamente, non sono un grande fan dei premi individuali. Credo sempre nel successo collettivo. A prenderla in modo positivo, quel trofeo di miglior presidente europeo è il culmine del lavoro di un intero club. Io ne sono la parte visibile come presidente, ma lo dedico a tutti coloro che lavorano ogni giorno, dietro le quinte, e il cui lavoro è molto importante, quindi vorrei cogliere l’occasione ancora una volta per congratularmi e ringraziare tutti loro. I grandi club come il Real Madrid e la Juventus sono forti perché hanno un’identità, dei valori, una cultura forte e grandi dirigenti. Sono un esempio per noi, anche se con risorse finanziarie diverse».
Stasera la Juve affronta il suo Lilla allo stadio “Pierre-Mauroy”: che sensazioni ha dopo il “bruciante” pareggio interno 1-1 con il Lione e la clamorosa vittoria a Madrid contro l’Atlético?
«Sarà una partita di Champions League contro un club molto, molto grande. Non ci sarà paragone con le gare contro il Lione o l’Atlético Madrid. Sarà la prima volta che il LOSC (ndr: come lo chiamano in Francia, acronimo di “Lille Olympique Sporting Club”) incontra la Juventus quindi sarà un momento speciale. Le ultime partite sono alle spalle, fanno parte della nostra storia, rimarranno momenti grandiosi. Ma dobbiamo guardare avanti. Nello sport di alto livello la cosa più importante non è la partita che abbiamo appena giocato, ma quella che verrà. Sarà una sfida enorme per il nostro club. Pur avendo ottenuto grandi risultati non abbiamo vinto nulla, quindi la cosa più importante ora è ciò che faremo fino al maggio 2025. Dobbiamo mantenere gli stessi standard elevati e continuare a progredire. I grandi club sono quelli che vincono a lungo termine».