Umiliazione. È il sentimento che ha provato Joshua Zirkzee dopo la sostituzione contro il Newcastle, nell’ultima gara di Premier League che il Manchester United ha chiuso con un’altra sconfitta interna. Ma il punto non è certo questo, soprattutto alla luce della costante crisi di questi ultimi anni, quanto la sua vicenda professionale che, a questo punto, confina anche nel personale. Amorim, infatti, lo ha sostituito poco dopo la mezz’ora del primo tempo esponendolo ai fischi e agli insulti dei tifosi mancuniani, insistenti al punto che l’olandese ha lasciato la panchina e si è diretto, in lacrime, negli spogliatoi.
E la stampa inglese ci ha messo subito il carico da 11: il Telegraph lo ha definito “pietoso e imbarazzante” inserendolo al settimo posto nella lista dei peggiori attaccanti di sempre nella (lunga...) storia dello United. Difficile, davvero difficile che vi siano margini per ricucire questa lacerazione profondissima sia dal punto di vista tecnico sia da quello ambientale: una situazione che, ovviamente, favorisce assai le strategie di mercato della Juventus. Perché non sarà elegante sperare nelle disgrazie altrui, però è inevitabile che questa situazione di tensione agevoli i dirigenti bianconeri nel tentativo di mettere a disposizione di Thiago Motta uno dei calciatori che più avevano esaltato la sua proposta tattica nella stagione bolognese. Non è un mistero, del resto che i contatti siano in corso da tempo e che l’olandese abbia già espresso il proprio gradimento circa l’ipotesi di tornare a lavorare con il suo mentore.