Hancko, Motta ha scelto lui: perché è l'uomo giusto per la Juventus

In difesa lo slovacco del Feyenoord è in pole, ma un solo rinforzo non è sufficiente per tamponare l’emergenza bianconera: gli altri nomi

TORINO - Babbo Natale è già passato, la Befana pure. Non è più il magico periodo dei regali sotto l’albero e delle calze sopra il caminetto, eppure - in questo gennaio all’insegna del mercato - Thiago Motta qualcosa se lo aspetta. E, forse, anche più di qualcosa. Il desiderio, per rinforzare una difesa ormai orfana dei vari Bremer, Cabal e Danilo, lo ha espresso a chiare lettere: il nome è quello di David Hancko. Per più d’un motivo.

Highlander Hancko

Lo slovacco del Feyenoord, intanto, è un mancino naturale, che sa agire tanto da centrale quanto da terzino, disponendo di quella versatilità tanto ricercata dal tecnico nei suoi giocatori. E poi, facendo i debiti scongiuri per il ragazzo, è un giocatore estremamente integro: la cartella clinica è pressoché bianca, come testimonia una volta di più il suo impressionante ruolino nel 2024. Secondo uno studio Cies, infatti, Hancko è il settimo giocatore al mondo per minuti disputati in campo nell’anno solare 2024, con uno score di 5.377’.

Puntualmente in campo in campionato, nel fine settimana, come anche nelle coppe europee, in infrasettimanale, e nella Slovacchia, durante le soste dedicate alle Nazionali. Il centrale è abituato a giocare sempre, insomma, anche quando il calendario impone impegni ogni tre giorni. Il problema, semmai, è che - per tutti questi motivi - Hancko è un perno del Feyenoord, al momento in corsa su tutti i fronti, qualificazione ai playoff di Champions compresa: Motta sogna il regalo e Giuntoli sta lavorando per esaudire il desiderio, avendo già anche trovato un’intesa di massima con l’entourage del ragazzo per giugno, ma la strada non è spianata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, gli altri nomi per la difesa

Ecco perché sono in auge anche Danso del Lens, che ha risolto i suoi problemi di salute, e Antonio Silva, operazione che può essere favorita dagli ottimi rapporti col suo agente Mendes, nonostante una prima proposta sia già stata rispedita al mittente dal Benfica. Se per Hancko - al di là della formula, con un eventuale prestito di sei mesi prima del riscatto - servono almeno 25-30 milioni, per il portoghese ne occorrono anche di più.

Ma un solo rinforzo non è sufficiente per tamponare l’emergenza nella difesa bianconera. Per questo Giuntoli sta vagliando anche una serie di profili “low cost” che possano rinforzare l’organico attraverso un prestito, senza obblighi d’acquisto annessi. Profili come quello di Veiga del Chelsea, come quelli di Araujo o Christensen del Barcellona, come quello di Kiwior dell’Arsenal.

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TORINO - Babbo Natale è già passato, la Befana pure. Non è più il magico periodo dei regali sotto l’albero e delle calze sopra il caminetto, eppure - in questo gennaio all’insegna del mercato - Thiago Motta qualcosa se lo aspetta. E, forse, anche più di qualcosa. Il desiderio, per rinforzare una difesa ormai orfana dei vari Bremer, Cabal e Danilo, lo ha espresso a chiare lettere: il nome è quello di David Hancko. Per più d’un motivo.

Highlander Hancko

Lo slovacco del Feyenoord, intanto, è un mancino naturale, che sa agire tanto da centrale quanto da terzino, disponendo di quella versatilità tanto ricercata dal tecnico nei suoi giocatori. E poi, facendo i debiti scongiuri per il ragazzo, è un giocatore estremamente integro: la cartella clinica è pressoché bianca, come testimonia una volta di più il suo impressionante ruolino nel 2024. Secondo uno studio Cies, infatti, Hancko è il settimo giocatore al mondo per minuti disputati in campo nell’anno solare 2024, con uno score di 5.377’.

Puntualmente in campo in campionato, nel fine settimana, come anche nelle coppe europee, in infrasettimanale, e nella Slovacchia, durante le soste dedicate alle Nazionali. Il centrale è abituato a giocare sempre, insomma, anche quando il calendario impone impegni ogni tre giorni. Il problema, semmai, è che - per tutti questi motivi - Hancko è un perno del Feyenoord, al momento in corsa su tutti i fronti, qualificazione ai playoff di Champions compresa: Motta sogna il regalo e Giuntoli sta lavorando per esaudire il desiderio, avendo già anche trovato un’intesa di massima con l’entourage del ragazzo per giugno, ma la strada non è spianata.

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